La Lecture di Daniel Callahan, che si è tenuta lunedì 21 febbraio ha trovato un riscontro nella stampa quotidiana.
Domenica 20 febbraio sulle pagine culturali de Il Sole 24 Ore è apparso l’articolo di Sebastiano Maffettone “Il medico impossibile“. Rilevante, nel discorso di Maffettone, è la sintesi del pensiero di Callahan sullo stallo della moderna medicina, le cui ragioni sono sostanzialmente tre:
‘l’invecchiamento della società, l’introduzione di nuove verità e costose tecnologie, l’incremento del desiderio collettivo di salute e di benessere’.
Su Il Corriere della Sera, il 22 febbraio è apparso un Redazionale in cui viene sottolineata la necessità che la medicina sia consapevole dei propri limiti.
‘Adottare il motto basta così nella lotta contro la morte vorrebbe peraltro dire lasciare spazio ad altri progressi apprezzabili: nella riabilitazione, nella promozione della salute, nella prevenzione delle malattie, nelle cure palliative: tutte cose che hanno a che fare più con la qualità che con la quantità della vita’.
Su Il Cittadino del 23 febbraio è stato pubblicato il redazionale “Presente e futuro della medicina, lezione di Callahan, in cui viene sottolineata la “rivoluzione culturale” di cui Callahan è assertore:
‘una “medicina sostenibile”, che assicuri, cioè, una sanità equa e accessibile a tutti, dando maggior enfasi alla salute pubblica e alla prevenzione delle malattie.’