L’articolo “Il principio di precauzione” apparso sul Corriere della Sera del 27 ottobre, a firma di Giuseppe Remuzzi precisa che il Principio di precauzione è in realtà più un metodo che un principio:
‘Lo chiamano principio ma è un metodo: consente di stabilire come controllare i rischi che derivano dall’impiego di prodotti o tecnologie nuove prima che ci siano le prove scientifiche che questi prodotti sono assolutamente sicuri per la salute’.
L’affermazione “assolutamente sicuri” potrebbe far pensare che Remuzzi sia un integralista del Principio di precauzione, ma proprio il fatto di ritenenere la cautela più che un principio un metodo lo porta a considerare il principio di precauzione come un’attività legata all’incertezza dei dati.
‘In pratica il principio di precauzione si applica nei casi in cui non ci sono abbastanza dati o i dati a disposizione non consentono di trarre conclusioni definitive (non dimentichiamo che medicina ed epidemiologia funzionano per gradi di probabilità, quasi mai per certezze)’.
Conseguentemente, Remuzzi prende in considerazione alcuni casi concreti come gli Ogm, la mucca pazza e, da ultimo, l’influenza aviaria. Egli non nasconde però che l’applicazione di un principio cautelativo, per il fatto di toccare interessi, può incontrare anche forti opposizioni:
‘Certo, tutte le volte che si applica il principio di precauzione si rischia di scontentare qualcuno. E poi c’è un problema di costi. Anche di questo chi decide dovrebbe tener conto. E non è detto che una cosa teoricamente giusta non si debba non fare perché costerebbe troppo. Ma questa è un’altra storia’.
Un’altra storia, appunto, una storia che non può che vedere come protagonista la responsabilità del decisore politico.
Nella sezione Argomenti, lo scorso settembre sono stati inoltre pubblicati gli articoli: “Principio di precauzione, ovvero: come la scienza della responsabilizzazione può affiancare la scienza delle cause“, di Vittorio Bertolini; “A favore del Principio di precauzione per far fronte ai possibili rischi del Riscaldamento globale“; di Luciano Butti; “Sul Principio di precauzione: intervento“, di Luciano Butti.
Per gli articoli precedenti, si veda la voce “Principio di precauzione” negli’Indici degli agomenti