CURARE L’INVECCHIAMENTO?
IV Seminario – Longevità e Innovazione responsabile
30 marzo 2023, Fondazione Giannino Bassetti, via Michele Barozzi 4, Milano – dalle ore 15:30 alle 17:30.
Quali sono i progressi scientifici che consentono di comprendere l’invecchiamento? Quali, le potenzialità della ricerca in campo medico, le strategie nutrizionali, che oggi permettono, e promettono, un allungamento della vita? E ancora, a quale responsabilità scienza e società civile sono chiamate per mettere al centro di tali innovazioni l’etica e la democratizzazione?
Questi alcuni degli interrogativi che animeranno il quarto appuntamento del ciclo Longevità e Innovazione organizzato da Fondazione Giannino Bassetti in partnership con Fondazione Ravasi Garzanti, e con la partecipazione dell’Istituto Fondazione di Oncologia Molecolare (IFOM). Il titolo, volutamente provocatorio, è Curare l’invecchiamento?
A riflettere su possibilità e possibile distopia: Elisabetta Donati, responsabile della Segreteria Scientifica di Fondazione Ravasi-Garzanti, il geriatra dell’Università Milano Bicocca Giuseppe Bellelli, i ricercatori Fabrizio d’Adda di Fagagna e Claudio Vernieri di IFOM, e la bioeticista Virginia Sanchini. Modera Francesco Samorè, segretario generale di Fondazione Bassetti.
È la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità a sollecitare un cambio di prospettiva sulla salute di una popolazione sempre più longeva. Dopo l’appello di un gruppo di scienziati pubblicato nel 2019 su Science che chiedeva di considerare la vecchiaia non una fase naturale della vita, ma una patologia a cui si devono cure mirate, l’OMS ha recentemente inserito nell’International Classification of Disease (ICD-11), l’indice utilizzato dalla comunità scientifica internazionale per diagnosticare le malattie, un nuovo codice di estensione che descrive le condizioni legate all’invecchiamento. Il fine è quello di favorire l’allocazione di risorse nella ricerca su soluzioni capaci di rallentarne il processo.
Di fatto, oggi l’invecchiamento costituisce uno dei campi di ricerca in più rapida espansione nelle scienze della vita, segnando progressi significativi non solo nella sua comprensione e trattamento, ma anche nella comprensione e nelle cura del cancro e le numerose patologie associate all’età. Un’attenzione che ha contribuito a far maturare nell’opinione pubblica una maggiore consapevolezza delle opportunità che una vita più lunga sta dispiegando per le nostre esistenze, tanto che il Censis rileva che in Italia, tra i Paesi al mondo con la più alta percentuale di popolazione over 65, l’87,6% degli anziani afferma di essere soddisfatto della propria vita. “Ancora una volta, il fenomeno demografico si dimostra un motore per l’innovazione” dichiara Francesco Samorè. “Tuttavia, invece di configurarsi come una società per tutte le età, la nostra è ancora una società nella quale, tutti più longevi, siamo magari abbandonati a noi stessi (dalle istituzioni o dal mercato). Altrettanto provocatoriamente, rispetto al titolo scelto per questo seminario, potremmo quinci chiederci se ci attende una società di vecchi oppure, una società vecchia”.
Per l’occasione dialogheranno:
Giuseppe Bellelli, geriatra dell’Università Milano Bicocca, direttore UOC Geriatria San Gerardo Monza: interverrà affrontando i vari aspetti della “cura dell’invecchiamento”, e “cura nell’invecchiamento”.
Fabrizio d’Adda di Fagagna, dirige in IFOM il programma di Risposta al danno del DNA e senescenza cellulare, Direttore di Ricerca al CNR-IGM di Pavia: spiegherà come le sue ricerche sui telomeri, ovvero le protezione dell’estremità dei cromosomi, stanno contribuendo a individuare approcci terapeutici innovativi in favore di longevità e invecchiamento sano.
Elisabetta Donati, responsabile della Segreteria Scientifica di Fondazione Ravasi Garzanti, arricchirà il dialogo riflettendo sulla necessità di un discorso pubblico capace di alimentare nuove consapevolezze sui processi di invecchiamento.
Virginia Sanchini, ricercatrice a tempo determinato presso l’Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Oncologia ed Emato-Oncologia. I suoi interessi di ricerca riguardano il concetto di vulnerabilità nella riflessione bioetica ed etico-pubblica, la democrazia deliberativa applicati alla bioetica, le questioni etiche relative a oncologia di precisione, consenso informato, sperimentazione clinica. Si focalizzerà sul concetto di vulnerabilità (fisica, psicologica, morale, relazionale, socioeconomica, politica, esistenziale-spirituale) e sull’impatto delle tecnologie emergenti sulla popolazione anziana
Claudio Vernieri, direttore del programma di Riprogrammazione Metabolica nei tumori solidi in IFOM: esplorerà la relazione tra nutrizione e allungamento della vita. Anche in ambito oncologico, infatti, l’interesse è sempre più rivolto a comprendere i meccanismi correlati all’invecchiamento, che di fatto costituisce il più importante fattore di rischio per lo sviluppo del cancro.
Il ciclo, organizzato da Fondazione Giannino Bassetti in partnership con Fondazione Ravasi-Garzanti, prevede una serie di incontri, seminari, dialoghi, che indagano e riflettono sul fenomeno demografico e sulla sua capacità di ispirare la necessaria innovazione. Di seguito info e link ai precedenti appuntamenti:
Invecchiare, tra immaginario e realtà con la sociologa Chiara Saraceno.
Dalle age-friendly alle Longevity Cities. Un cambio di paradigma per ripensare la città alla luce della rivoluzione demografica in corso con Nicola Palmarini, direttore dello UK National Innovation Center for Ageing, ha presentato.
Vite disuguali. Salute, longevità, accesso ai diritti: la misura delle grandi fratture sociali con Marianna Madia, curatrice del volume omonimo, Lia Quartapelle, Elisabetta Donati e Cristina Tajani.
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