La Stampa dell’8 aprile 2009, nel suo inserto TuttoScienze, ha pubblicato una intervista di Monica Mazzotto a Gianmarco Veruggio, ricercatore del CNR di Genova e presidente della Scuola di Robotica.
L’intervista, intitolata “E se il robot ci spara?“, affronta le problematiche sollevate dalle possibilità offerte dagli sviluppi della robotica. In molti paesi, Italia compresa, si progettano macchine intelligenti in grado di auto evolversi. E il primo punto preso in analisi dall’intervista è proprio il concetto di evoluzione applicato ai robot: infatti si comincia a parlare di evoluzione in quanto le nuove macchine vengono progettate per migliorarsi acquisendo informazioni dal contesto e dall’esperienza.
“Una loro caratteristica è la capacità di adattarsi alle condizioni ambientali e modificare i comportamenti sulla base del miglioramento delle prestazioni e delle esperienze. Esistono, quindi, tecniche di apprendimento: mentre opera, il robot misura la propria performance e aggiorna le strategie. E se si modifica, evolve. E poiché tutti i robot possono essere collegati in rete, è ipotizzabile che i progressi di ogni singolo vengano acquisiti in tempo reale anche dagli altri, secondo uno schema di evoluzione della specie un po’ diverso da quello naturale”.
La visione del futuro che Veruggio ci presenta è strettamente legata alle nostre decisioni e alla capacità di gestire il progresso: “Sarà comunque l’uomo a costruirsi il proprio destino”. Nonostante la battuta che, tutto sommato, quel che ci muove non sia tanto la ragione, quanto l’amigdala (zona del cervello ritenuta centro di integrazione di processi neurologici superiori come le emozioni e coinvolta nei sistemi della memoria emozionale), Veruggio dedica la sua attività alla diffusione di una concezione etica della robotica.
In vista della nuova robotica, dello sviluppo delle nanotecnologie e delle biotecnologie, sostiene che se non saremo in grado di gestire questo sviluppo, saremo preda di una spirale evolutiva guidata dagli interessi delle corporations o di una parte politica.
Da qui la necessità di una roboetica.
Il punto critico è posto dall’impiego in campo militare di robot che prevedono il “Lethal Power”, ossia una licenza di uccidere.
Le possibilità di evolversi della macchina, unita alla potenzialità concessa, fanno comprendere come sia necessario a monte di tutto ciò un pensiero etico e responsabile sviluppato all’interno della comunità degli scienziati e delle autorità politiche.
Nella pagina de La Stampa vi sono illustrazioni e didascalie fanno una panoramica delle nuove armi.
Monica Mazzotto nella conclusione dell’intervista a Veruggio, si spinge a domandare: “È immaginabile un robot dotato di emozioni?”
La risposta di Veruggio: “Un robot sarà sempre di più in grado di analizzare e simulare l’emotività, ma sarà solo un interprete“.
Nella stessa pagina di tuttoScienze, appare anche un articolo dove Francesco Moscatelli presenta la “Singularity University” di Ray kurzweil: “A Silicon Valley la scuola per gli sciamani del futuro.”
I due articoli, presentano due personaggi Veruggio e Kurzweil che, avendo una chiara visione del futuro, colgono la necessità urgente di formare una coscienza, tra le comunità degli scienziati, tra i politici, nella popolazione, che ci prepari ai grandi cambiamenti che ci aspettano. Ambedue, vedono questi grandi cambiamenti provenire dallo sviluppo delle macchine in robot senzienti, esseri che si evolvono autonomamente, con una percezione differente da quella naturale, con cui presto ci dovremo confrontare. Ambedue ci dicono: quello che immaginiamo sia il futuro è molto più vicino, anzi, è già adesso.
Per approfondire l’argomento:
All’interno di questo sito si possono trovare i preziosi articoli di Fiorella Operto: “Robotica. Una nuova scienza” e “Il corpo e l’anima“.
Qualche tempo fa abbiamo aperto una sezione dal titolo Roboethics proprio ispirandoci alle idee di Veruggio e Operto, dove al momento sta pubblicando Luisa Damiano della Gr. Sch. Core Ethics and Frontier Sciences della Ritsumeikan University di Kyoto, Giappone.
E infine in Rassegna Stampa le segnalazioni delle interviste a Paolo Dario (sempre su La Stampa) “Roboetica, ovvero l’etica dei robot” e a Veruggio nel 2004: Un’etica per i robot
Altri link da segnalare sono:
La Scuola di Robotica diretta da Veruggio e il sito collegato Roboethics.org
Army Launching ‘Future Combat’ P.R. Blitz By Nathan Hodge in Wired.
Information paper del 2008 della Army Posture Statement
Le voci roboetica, roboethics e “Future Combat Systems” in Wikipedia
“Talking Robots” il podcast on Robotics and A.I. (dove ho trovato il video inserito qui sopra) e dove si trova un’altra intervista a Gianmarco Veruggio.
Future Combat Systems (FCS) in Globalsecurity.org