Immagine periodica
L’uomo, attraverso la scienza, può vedere oltre la propria immagine?
Un anello del nuovo acceleratore di particelle del Cern di Ginevra diventa uno specchio in cui l’uomo cerca risposte.
Quanto l’uomo sa vedere, nelle proprie ricerche, al di là delle proprie aspettative? La capacità di saper leggere l’inaspettato spesso è la chiave per le scoperte. [*]
Lo specchio delle brame veniva usato dalla matrigna di Biancaneve per sapere chi era la più bella del reame, aspettandosi come risposta di non avere rivali. Invece appare l’immagine di Biancaneve, appunto, scatenando l’odio della strega.
Sullo sfondo dell’immagine, una panoramica della zona in cui scorre l’anello dell’acceleratore di Ginevra. Ovviamente qui utilizzato solo come simbolo delle ricerche più avanzate e pregne di risposte inaspettate.
[*] ‘La scoperta spesso dipende dal caso, o piuttosto da ciò che è stato definito "serendipity": un’osservazione casuale caduta sotto un occhio recettivo‘ (Scientific American, Aprile 1955)
In questo sito: "Viaggio nel reame di Serendip", di Piero Piazzano, pubblicato su Le Scienze n. 342, febbraio 1997.
The Travels and Adventures of Serendipity : A Study in Historical Semantics and the Sociology of Science, by Robert K. Merton and Elinor G. Barber, Princeton Univ Pr, 2004.
‘The story of serendipity is fascinating; that of The Travels and Adventures of Serendipity, equally so. Written in the 1950s by already-eminent sociologist Robert Merton and Elinor Barber, the book–though occasionally and most tantalizingly cited–was intentionally never published. This is all the more curious because it so remarkably anticipated subsequent battles over research and funding–many of which centered on the role of serendipity in science. Finally, shortly after his ninety-first birthday, following Barber’s death and preceding his own by but a little, Merton agreed to expand and publish this major work.’
(da "Editorial Reviews" in Amazon.com)La scheda del libro nel sito della Princeton University
Edizione italiana: "Viaggi e avventure della Serendipity", Il Mulino, 2002.
Scheda in Internetbookshop.it
[G.M. Borrello, Gennaio 2004]
Spunti e rimandi sul tema dello specchio
[di G.M. Borrello]
[20 gennaio 2004]
‘L’istante dopo Alice attraversava lo specchio‘
Titolo originale: "Through the Looking-Glass and What Alice Found There".
Quest’opera di Lewis Carroll, del 1871, riprende l’eroina di "Alice’s Adventures in Wonderland" in un ulteriore viaggio di fantasia.
Il testo integrale di "Attraverso lo specchio" (grazie a Liber Liber)
Cliccare sull’immagine per andare al capitolo corrispondente.
[26 gennaio 2004]
Specchio cinese, dinastia Yuan con inscritto un mantra, XIV secolo, Roma, Museo Nazionale d’Arte Orientale.
Questo specchio amuleto era utilizzato per ordinare le forze cosmiche dell’universo. E’ in bronzo fuso con tracce di lacca nera. Al centro si trova la sillaba "om" attorno alla quale ruota il mantra.
[27 gennaio 2004]
La Segnalazione, a cura di Paola Parmendola, della mostra sullo specchio che si tiene al museo "La Civitella" di Chieti.
[4 febbraio 2004]
(Nell’immagine: "La Scienza", illustrazione dall’Iconologia di Cesare Ripa, 1618)
Lo speculum latino mette in evidenza il significato del conoscere, "speculando" sull’immagine della realtà; il termine francese miroir, invece, si sofferma sulla funzione contemplativa del "rimirare", che sottintende un’osservazione compiaciuta di se stessi.
Speculum: per Dante, lo specchio è il mezzo per arrivare a conoscere Dio: "il verace speglio".
Lo specchio è il mezzo attraverso cui l’uomo può contemplare la dimensione del divino: la visione diretta della divinità non è infatti concessa ai mortali, pena l’accecamento o la morte.
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