Laurea in ingegneria, giornalista professionista.
E’ stato ricercatore all’Istituto di Cinematografia Scientifica del Politecnico di
Milano, redattore dell’Annuario EST-Mondadori e presso altre case editrici
(Etas-Libri, Franco Angeli).
Nel 1979 è entrato come giornalista nella redazione di Scienza e Vita (Rusconi editore),
di cui è stato successivamente capo-servizio e inviato. Ha fatto parte poi dello staff
redazionale di Genius, mensile del gruppo Espresso, dalla fondazione.
Su proposta del presidente del CNR e del ministro per la ricerca scientifica ha ideato e
coordinato il Salone della Ricerca scientifica e tecnologica nell’ambito della
rinnovata Fiera d’Aprile di Milano negli anni dal 1986 al 1990.
Come consulente del CNR e dell’ICE ha collaborato come ordinatore per la sezione
della ricerca scientifica all’organizzazione delle esposizioni Italia 2000 (Mosca,
1989) e Civiltà delle Macchine (Lingotto, Torino, 1990). Nel 1990 è stato assunto come
capo-servizio con mansioni di inviato nella redazione di Airone di cui, dal 1994, è
caporedattore. Ha scritto libri di divulgazione tecnologica e “Curarsi con Internet –
Internet e medicina”.
Ha collaborato come docente nella fase sperimentale del Master di giornalismo scientifico
promosso dalla SISSA di Trieste. Suoi articoli sono comparsi su La Stampa, il Corriere
della Sera, la Voce, Italia Oggi, Technology Review, Sapere.
Titolare della rubrica “Risorse in Rete” sul mensile Le Scienze,
collaboratore del sito on-line The Alchemist (www.chemweb.com) e corrispondente
dall’Italia per il quindicinale Research in Europe.
L’Ing. Piero Piazzano è venuto a mancare il 26 marzo 2001.
“Lo conobbi attraverso ciò che scriveva per la rivista Le Scienze. In particolare mi
colpì un suo pezzo del 1997 sul tema della “serendipity”. Furono proprio le sue
specifiche caratteristiche intellettuali ciò che mi spinse a prendere contatto con lui
per invitarlo a collaborare con la Fondazione Giannino Bassetti. Io e Piero Bassetti,
presidente della Fondazione, riconoscemmo in lui caratteri professionali di grande
significatività. Un brano tratto da quell’articolo del ’97 è pubblicato in calce a
questa pagina, in suo ricordo.
Gian Maria Borrello (2 aprile 2001)
Da: “Viaggio nel reame di Serendip” di Piero Piazzano, Le Scienze n.342, febbraio 1997
‘Ci sono legami fragili e arcani che allacciano avvenimenti e persone, e traversano il
tempo e lo spazio. Emanano, forse, dalle cose e dagli uomini stessi e risuonano alla
coscienza e alla memoria. Così nella ragnatela virtuale stesa sul mondo, dove la materia
è assente e gli eventi vagano leggeri, questi legami appaiono chiari e luminosi e
trasportano alla velocità del pensiero dall’uno all’altro sito dell’immenso labirinto
della memoria.
(…) E accade così di visitare a caso terre sconosciute e scoprire siti ignoti che forse
celano tesori, per serendipity. Serendipity: la facoltà di compiere
scoperte fortunate per accidente.’
(2001)