La Fondazione Giannino Bassetti è fra i pochi istituti italiani che abbiano dedicato un’attenzione sistematica al tema dell’orientamento dell’opinione pubblica riguardo alle applicazioni della tecno-scienza.
Segnaliamo l’indagine condotta, per conto della FGB dalla società di ricerca Poster “Biotecnologie fra innovazione e responsabilità” e la successiva, condotta sempre per la FGB, da Observa (nuova denominazione di Poster) “Biotecnologie: Democrazia e Governo dell’Innovazione“.
Queste indagini hanno dato lo spunto, e fornito i dati necessari, ai proff. Bucchi e Neresini, responsabili scientifici di Poster-Observa per un primo articolo, apparso il 21 marzo 2002 su Nature, “Biotech remains unloved by the more informed“, ed ora per un articolo apparso sulla rivista Science del 18 giugno: “Why Are People Hostile to Biotechnologies” [sul sito di Observa].
Per Bucchi e Neresini lo scetticismo nei confronti delle biotecnologie, in particolare di quelle dell’area agroalimentare, non dipende unicamente dalla disinformazione del pubblico, né da un’ostilità preconcetta nei confronti della scienza. Il nodo cruciale è da ricercare nella percezione dei rapporti tra expertise scientifico, decisione politica e rappresentanza dei cittadini. Di fronte all’emergere di nuovi temi ad elevata complessità come le biotecnologie, i tradizionali meccanismi di rappresentanza democratica e di decisione politica appaiono ai cittadini inadeguati, poco trasparenti e soprattutto incapaci di gestire una scienza che ai loro occhi ha perso le caratteristiche di indipendenza, imparzialità e coesione interna.
Il tema della compatibilità fra decisioni degli esperti e procedure decisionali della democrazia, è stato sviluppato in precedenti item di questa Rassegna Stampa: da ultimo quello intitolato “Che cos’e’ la ‘democrazia deliberativa’” che contiene, in calce, i riferimenti a tutti gli altri.
Si veda anche, nella sezione Argomenti, l’articolo dell’11 dicembre 2003: “Democrazia deliberativa e procedure“.