Dal sito della Fondazione Sigma-Tau, sponsor di SpoletoScienza. Il sito contiene un'ampia documentazione dell'iniziativa |
Nell'ambito del Festival dei due mondi la rassegna SpoletoScienza (XIVª edizione) rappresenta ormai un punto obbligato per la riflessione sul confronto scienza e società. E se "Pensare il futuro" e "Chi ha paura della scienza" sono stati gli argomenti di Spoletoscienza 2001, il tema di cui si è dibattuto a SpoletoScienza 2002 è "Il governo della scienza", in particolare dedicando le due giornate inaugurali di sabato 29 e domenica 30 ai temi "Priorità, politiche e Governance" e "Il caso delle Cellule Staminali".
Ne parlano su Il Messaggero del 1 luglio Pietro Trivelli "La ricerca nelle grinfie del potere" e su L'Unità del 30 giugno Pietro Greco "Lo scienziato biopolitico".
Al centro del dibattito, che ha visto la partecipazione di Roger Pielke, Henry Miller, Paul Anand, Agnes Allansdottir, Angelo Vescovi, Amedeo Santosuosso, vi è il sofferto problema del "condizionamento" della scienza da parte della politica; in particolare sia Trivelli che Greco hanno assunto come reazione paradigmatica quella del danese Bjorn Lomborg, chiamato a discutere di "Ambiente e mass media". Lomborg è autore di un libro sulla scienza e la politica connesse ai cambiamenti del clima, "L'ambientalista scettico" (cfr. Il Giornale 13 marzo "La terra non sta così male. Parola di ecologista" di Carlo Stagnaro e "Cinquecento pagine di cifre contro i luoghi comuni" di Andrea Mancia; La Stampa 2 febbraio "Mai così buono lo stato di salute del pianeta" di Paolo Passarini), che come si desume dal titolo degli articoli citati assume posizioni controcorrente rispetto alla maggior parte degli addetti ai lavori.
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Il discorso di Lomborg è senza dubbio provocatorio, ma come scrive Greco: "Questo modo schietto e, potremmo dire, schierato di affrontare i grandi temi scientifici che attraversano il dibattito politico costituisce un altro messaggio: l'intensità e la complessità del rapporto tra scienza e politica esigono, insieme, rigore e chiarezza", tanto più che "l'interpenetrazione tra saperi scientifici e dinamiche sociali è ormai tale che (...) i ricercatori non hanno più la possibilità di rinchiudersi in una torre d'avorio e sottrarsi al dibattito politico".
Anche perché come dice Trivelli citando Bacone: «Scientia et potentia humana in idem coincidunt». Ieri come oggi: scienza e potere coincidono alla perfezione, anche da opposte barricate".
(4 luglio 2002)
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[*]Vittorio Bertolini (Scheda biografica) collabora con
la Fondazione Giannino Bassetti
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