“L’impresa tradizionale ha un rapporto difficile con la responsabilità: il suo controllo è quasi costantemente vincolato dalle sue scelte a monte. L’impresa-rete, focalizzata sulla creazione e sull’innovazione, si pone come intrinsecamente più responsabile. I grandi sviluppi incombenti dell’intelligenza connettiva possono portarci a un circolo virtuoso che si avvale di una conoscenza enormemente espansa. Tuttavia, errori di interpretazione in un sistema così fortemente interconnesso possono facilmente propagarsi e trasformare lo stesso circolo da virtuoso a vizioso. Questa intelligenza connettiva tende a diventare protagonista del giudizio etico e quindi ad assumere una grande importanza politica, l’impresa-rete in un centro di responsabilità. Il che sembra ragionevole, perché un’impresa in cui l’innovazione è frutto di un rapporto più diretto tra sapere e società, è anche il luogo in cui la responsabilità può essere esercitata più consapevolmente.” In queste frasi di Paolo Zanenga, tratte da un articolo pubblicato in aprile, si trova uno dei punti chiave su cui gravita il contenuto del suo libro “Le reti di Diotima. Società della conoscenza ed economia della bellezza”. Libro che sarà presentato con la presenza dell’autore a Bergamo questo mercoledi 29 settembre.
Università degli Studi di Bergamo
Facoltà di Scienze della Formazione
Scuola di Dottorato in Antropologia
ed Epistemologia della Complessità
in collaborazione con:
Fondazione Giannino Bassetti
Mercoledi 29 settembre 2010 – ore 17
Aula 1 – Piazzale Sant’Agostino, 2 – Bergamo
Presentazione di:
Le reti di Diotima.
Società della conoscenza ed economia della bellezza
di Paolo Zanenga
Introduce l’incontro:
Ivo Lizzola (Preside della Facoltà)
Introducono la discussione:
Piero Bassetti, Fondazione Giannino Bassetti, Milano
Gianluca Bocchi, Università di Bergamo
Sarà presente l’autore.
E’ un seminario accreditato per i tirocini della Facoltà di Scienze della Formazione.