“Esiste una domanda crescente nei confronti delle scuole perché preparino gli studenti ai cambiamenti economici e sociali più rapidi, ai posti di lavoro che non sono stati ancora creati, alle tecnologie che non sono state ancora inventate e a risolvere problemi sociali che non esistevano in passato“.
(The Future of Education and Skills: Education 2030 OCSE)
Tra tutte le innovazioni tecnologiche, la sfida posta dall’Intelligenza Artificiale sembra oggi quella più impattante in ambito educativo. Sia per l’uso che ne possono fare gli studenti, sia per i cambiamenti che l’AI può apportare alle pratiche didattiche. Uno scenario che richiede una riflessione profonda sui nuovi approcci educativi, tra rischi e potenzialità. Per questo Ed-Work e Fondazione Bassetti hanno organizzato l’incontro:
17 maggio – ore 17:30
Incontro online dedicato a docenti, educatori, enti del terzo settore, youth worker, studenti.
Evento gratuito con iscrizione obbligatoria al link https://forms.gle/91Z7V3x9aZG9SSSB9
Interverranno:
Daniele Barca, dirigente scolastico, preside dell’Istituto Comprensivo 3 di Modena esperto di tecnologie per la didattica, già collaboratore alla stesura del Piano Nazionale Scuola Digitale, e Pietro Monari, project manager education di Ammagamma, il team multidisciplinare di ingegneri, matematici, storici filosofi e designer che ha creato il percorso Lucy, la scuola sperimentale sull’Intelligenza Artificiale per gli istituti secondari di primo grado.
Annamaria Lisotti, professoressa di matematica e fisica di un liceo scientifico e coordinatrice del progetto europeo BRAIINS (Bring AI in Schools).
Riccardo Fedriga, storico e filosofo, professore associato presso il dipartimento della Arti dell’Università di Bologna, membro del sounding board di Fondazione Bassetti.
Piero Rivizzigno, imprenditore digitale coinvolto nello sviluppo un’applicazione a supporto dell’apprendimento efficace porterà la sua testimonianza.
Ed-Work è un’associazione nata nel 2015 da un gruppo di under 30 con una forte passione per i temi educativi e una storia di attivismo studentesco e giovanile alle spalle. Si interrogano sul tema dell’apprendimento, partendo dalla domanda “come si impara oggi?” e “come tenere insieme innovazione e inclusione in ambito educativo”? Queste domande, con al centro lo sguardo degli adolescenti e giovani con cui lavorano a stretto contatto, hanno portato a considerare il digitale uno dei campi più delicati da osservare. Oltre ad essere parte integrante del reale, nella prospettiva dell’onlife, è anche un potente strumento per innovare la didattica e i processi di apprendimento.
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