Sull’ultimo numero di Data Manager, a cura di Giuseppe Meriggiò è apparsa l’intervista a Piero Bassetti “Piero Bassetti e l’innovazione senza redini“. Si tratta di un’intervista a largo raggio, che coglie diversi aspetti del pensiero e dell’esperienza di Bassetti.
Accanto al profilo di imprenditore e di politico, emerge una personalità attenta ai problemi posti dalla modernizzazione, in particolar modo quelli legati all’innovazione. Se i temi toccati nell’intervista spaziano dal rapporto con la tecnologia fino al ruolo dell’imprenditore-manager che deve muoversi fra organizzazione ed inventiva, in questa sede interessa sottolineare come Bassetti interpreta la responsabilità nell’innovazione in rapporto al mercato, cioè fino a che punto il mercato può essere un buon giudice:
‘La proposta dell’innovazione non è fatta dal mercato. Il mercato giudica solo il gradimento di un’innovazione, e quindi giudica se la Coca Cola è meglio della Pepsi Cola. […] Se come Ceo di una azienda introduco un nuovo prodotto innocuo in un mercato è chiaro che sarò misurato in base al contributo che quel prodotto darà al bilancio aziendale. Se invece decido di introdurre un prodotto in grado di cambiare il mondo e non posso valutarne però tutti gli effetti, ed è il caso delle nanotecnologie per esempio, mi assumo la responsabilità dell’intero sistema di valori che vado a intaccare.’