Heisenberg, Bohr, il fungo atomico |
In quale modo la scienza è condizionata dalle sempre più pressanti esigenze sociali, dai vincoli politici, dalle istanze economiche? Come può la ricerca scientifica mantenere la propria autonomia di fronte a questi vincoli? Quali sono le responsabilità degli scienziati di fronte alla società?
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"Copenhagen" (di Tommaso Correale Santacroce): il testo di Michael Frayn e gli allestimenti teatrali
Nel 1940 Copenhagen viene occupata dalla Germania. Nel settembre del 1941, il fisico
Werner Heisenberg, capo del progetto tedesco per la costruzione di
un'arma atomica, va a Copenhagen a trovare Niels Bohr, un altro dei padri
della meccanica quantistica, non certo filo-nazista, ma suo vecchio maestro e amico.
Quell'incontro, a cui assistette solamente la moglie di Bohr, rimase un mistero umano,
politico e scientifico.
Quale fu il motivo di quel viaggio? Cosa si dissero i due grandi studiosi?
Ugo Volli, "Scienziati o politici, chi deve governare?" (Avvenire, 17 aprile 2001)
"Franco Rasetti e la responsabilità sociale dello scienziato" (Rassegna stampa commentata di gennaio 2002, a cura di Vittorio Bertolini)
Il libro "Scienza
e società" (pagina web sul sito del Mulino)
di Massimiano Bucchi (ricerca
di "Massimiano Bucchi" in questo sito)
Con "Scienza e società", volume edito da Il Mulino, Massimiano Bucchi, docente
di Sociologia della scienza all'Università di Trento, intende stimolare una rilettura dei
rapporti che intercorrono tra la ricerca scientifica e le istituzioni sociali, politiche
ed economiche, partendo dalle posizioni espresse dai maggiori studiosi di sociologia della
scienza nell'ultimo mezzo secolo.
Commento di Vittorio Bertolini a recenti articoli e saggi sulla comunicazione scientifica [30 aprile 2002]
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