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Beatrice Antonucci
( 5.06.05)
Beatrice Antonucci
(30.05.05)
Cecilia Gallotti
(16.01.05)
I pensieri sono la voce degli dei?
(Prima delle idee c'è il pensiero)
(di
Cecilia Gallotti,
16 Gennaio 2005)
- Permalink -
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Questo dialogo risponde alla seguente
Domanda: Tutti hanno le idee?
-- Ambientazione --
«I dialoganti sono davanti ad un fornello, aspettando che il piatto che stanno cucinando sia pronto. Ad un certo punto uno dei due allunga la mano per vedere se il cibo è abbastanza cotto e, afferrando la pentola, si scotta e fa cadere tutto. Alla richiesta di spiegazioni del suo compagno, risponde: "non stavo pensando a quello che facevo". Le brevi battute che seguono fra i due portano alla domanda:
Tutti hanno le Idee?»
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Figlio Mamma, ho paura
Madre (abbracciandolo) Di cosa hai paura?
F. Non lo so
M. Ci sono qui io, papà è di là, sei nel tuo lettino, tutto va bene, di cosa hai paura?
F. Sento una voce
M. .?Di chi è questa voce?
F. Non lo so
M. E cosa dice?
F. Dice tante cose. Aspetta che ascolto. Ora dice (abbassa il tono e imita una voce cavernosa): LA SCARPA E' STORTA.!
M. Uh che voce!
F. E' spaventoso eh?
M. Un po' sì. Però ragioniamo. Siccome non la sentiamo da fuori, forse questa voce è nella tua testa.
F. Nooo! E' vera!
M. Lo so che è vera, non dico che è inventata, perché tu la senti davvero; però potrebbe essere che sia nella tua testa
F. No, no, è un fantasma vero!
M. Questo sì. Però facciamo anche un'altra ipotesi: dentro la nostra testa noi abbiamo i pensieri.
F. Cosa sono i pensieri?
M. Non lo so esattamente, sono delle frasi, delle cose che ci vengono in mente, anche mentre mangiamo, giochiamo, guardiamo un cartone, anche quando siamo impegnatissimi a fare qualcosa, se ci facciamo caso, ci accorgiamo che la nostra mente non smette di pensare. Per esempio, dimmi adesso, concentrati e dimmi a cosa stai pensando
F. Hmm.la mia spada che mi ha regalato Jacopo!
M. E com'è, la vedi?
F. E' lunghissima, d'argento, con il fodero
M. Ecco i pensieri allora si possono anche vedere. Sono i NOSTRI pensieri, che possiamo pensare quando vogliamo.
F. Ma LUI parla quando vuole lui
M. Allora diciamo che a volte possiamo pensare quando vogliamo, a volte no; però sempre possiamo pensare quello che vogliamo. Quindi, se vuoi, ora puoi pensare una cosa bella.
F. Ho capito: quello che parla è un fantasma amico. Non è cattivo, vero?!
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Contributo di Cecilia Gallotti, scritto Domenica 16 Gennaio 2005 alle 13:47
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Il frammento di dialogo che ho pubblicato è ovviamente autentico. I bambini sono veri filosofi, come i matti.
Mi è venuto in mente perché il tema che porta è cruciale: prima delle "idee" c'è il "pensiero". Non mi sporgo sulle differenze semantiche, troppo complesse; semplicemente, le "idee" alludono a qualcosa di già regolato, formulato, dai confini definiti. Il ritaglio, a posteriori interpretato, del flusso che ne è la condizione, cioè del pensiero.
Il pensiero è nostro e non lo è, ce ne appropriamo a tratti e raramente, per il resto ci dialoga attraverso e, quando ci riusciamo, noi dialoghiamo con lui. E' l'Altro che è in noi. Il principio del dialogo.
Si potrebbero dire su questo miliardi di cose.
Contributo di Beatrice Antonucci , scritto Lunedì 30 Maggio 2005 alle 18:35
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MAMMA: Quando compiamo un azione, come sollevare questa pentola e metterla sul fuoco, rispondiamo a un idea.
FIGLIO: E a che cosa serve avere un idea?
MAMMA: Serve a riconoscere le nostre azioni.
Il nostro cervello è come un cassetto che si apre, e riconosce oggetti e situazioni simili fra loro.
FIGLIO: Per questo con RICCARDO so sempre come comportarmi!
MAMMA: Certo, perchè agisce secondo canoni stabiliti.
FIGLIO: Che cosa sono i canoni?
MAMMA: Diciamo così, azioni sempre uguali.
FIGLIO: Ma con i compagni di scuola, specie i più turbolenti, non so mai cosa devo fare....
mamma, attenta alla pentola, brucia!
...continua...
Contributo di Beatrice Antonucci , scritto Domenica 5 Giugno 2005 alle 09:43
- Permalink -
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...continua dal precedente commmento...
FIGLIO: Se le nostre azioni sono già decise, come facciamo a scegliere una cosa diversa?
MAMMA: Perchè esiste anche l'inventiva, e la capacità personale... non è detto che le nostre azioni debbano essere sempre uguali. Spesso le nostre reazioni sono lontane da ciò che gli altri si aspettano da noi...
FIGLIO: Allora, non sono obbligato a fare le stesse cose di tutta la compagnia!
MAMMA: Certo. Ora ascoltami bene.
Secondo la mitologia greca, gli dei, pur essendo esseri a noi superiori, ci hanno dato la capacità di scegliere: Minerva, la figlia prediletta da GIOVE, era talmente intelligente da poter essere arbitro in una contesa di guerra.
FIGLIO: Ma non era una donna?
MAMMA: Sì, perciò tu e i tuoi amici, pensateci bene quando prendete in giro una ragazza...
FIGLIO: Sicuro, anche tu sei una super mamma!
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