Argomenti -- Topics
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Tutti gli interventi di Ottobre 2003
(sotto questo elenco trovi anche gli ARCHIVI mensili)
Questi sono gli interventi del mese di Ottobre 2003
Fai clic qui per vedere i più recenti
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Gli indici coprono il periodo che va fino ad Agosto 2004, mentre da Settembre 2004 gli Argomenti possono essere seguiti, in progressione cronologica, accedendo agli ARCHIVI (mensili) che si trovano in questa pagina, sotto l'elenco degli interventi.
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DiaBloghi
Blog di dialoghi sull'innovazione "poiesis intensive"
[25 maggio 2005]
"Rinnovare, cambiare o innovare?" è la nuova domanda apparsa in DiaBloghi!
[17 giugno 2005]
Leggi il "commento" scritto da Aleph V° in relazione al dialogo Cosa vuol dire che una cosa vale, e che vale poco o tanto?
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ARCHIVI mensili
Per gli argomenti trattati in precedenza, vedi gli INDICI
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Gli aggiornamenti nei BLOG - BLOG Updates
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Apertura di un Call for Comments "bibliografico"
( 31 Ottobre 2003 )
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"Book Stack with Buildings" - disegno di Theo Rudnak tratto da Corbis - www.corbis.com
Abbiamo aperto oggi un nuovo Call for Comments che ruota attorno alla Ricerca Bibliografica che Leone Montagnini ha svolto per la Fondazione Bassetti.
Precedenti bibliografie apparse in questo sito
Con questa iniziativa intendiamo iniziare un'esperienza di costruzione di una base di conoscenza bibliografica messa in comune, sulla scia di analoghe esperienze tipiche di Internet.
Internet è nata per permettere (anche) di collaborare e in Rete si trovano esempi di successo che mostrano come la cooperazione, se ben organizzata, possa portare a ottimi risultati. Mi vengono subito in mente l'Internet Movie Database, così come la Wikipedia, oppure Slashdot, il quale ultimo si configura come esempio paradigmatico di sistema auto-regolantesi, nel senso che gli interventi di quanti del pubblico chiedono di essere accreditati a scrivere sono soggetti a un meccanismo di voto, e quindi di tipo premiale, che permette ai lettori di scegliere a quale livello di qualità di contenuti desiderano assestare la propria esperienza di lettura: si veda, in Slashdot, il paragrafo che spiega che cos'è il Karma e quelli sulla Meta-moderazione. La stessa Amazon funziona mettendo in atto, per le recensioni dei libri, un meccanismo simile. E questi sono solo alcuni dei tanti esempi che si potrebbero fornire (esistono anche i web-log collaborativi).
Noi, senza tante pretese, vorremmo sperimentare una bibliografia di genere interattivo, scaturente da un dialogo coi lettori che diventano in tal modo al contempo autori di un documento condiviso: la bibliografia, appunto.
Lo spunto per mettere in pratica questa idea (che, per la verità, covava da un po') è venuto dalla Ricerca bibliografica, di ottimo livello, svolta da Leone Montagnini e presentata nel sito della FGB contestualmente a questo intervento.
I vostri contributi, le vostre idee, i vostri commenti e critiche possono entrare a far parte direttamente dello spazio condiviso: basta che, nel Call for Comments, clicchiate sul link "Commenti".
La conduzione dell'iniziativa è stata affidata a Daniele Navarra e Vittorio Bertolini che già dovreste conoscere: Navarra, oltre a collaborare in diversi modi con la FGB, tiene in questo sito un suo blog personale intitolato "Innovation, Risk and Governance", mentre Bertolini (ormai un "veterano" tra i collaboratori) è autore della Rassegna stampa che periodicamente accompagna i temi trattati in questo sito.
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La Lecture di Bruno Latour e il Call for Comments collegato
( 31 Ottobre 2003 )
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Il 17 novembre, su invito della Fondazione Bassetti e della Scuola di Dottorato di ricerca del Politecnico di Milano, Bruno Latour terrà presso il Politecnico una Lecture sul tema "Assembly or Assemblage? From Politics to Polytechnics".
In vista di questo appuntamento abbiamo aperto un Call for Comments intitolato "No Innovation without Representation (A Parliament of things for the new Technical Democracies)", condotto da Massimiano Bucchi, basato sulla versione ridotta del saggio di Latour "What rules of method for the new socio-scientific experiments?".
Gli interventi del pubblico possono essere sia in inglese che in italiano: nel Call for Comments cliccate su Comments.
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Chiusura del Call for Comments condotto da Giuseppe Pellegrini
( 31 Ottobre 2003 )
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Si chiude oggi il Call for Comments, condotto da Giuseppe Pellegrini, sul Progetto "Partecipazione pubblica e governance dell'innovazione" (una proposta di sperimentazione istituzionale sul tema delle biotecnologie).
Gli intervenuti hanno posto in evidenza diverse facce della questione discussa, cioè le biotecnologie in agricoltura, e molti si sono concentrati su aspetti critici, riconducibili al controllo del consenso, che possono essere insiti in un progetto che ha come obiettivo principale quello di realizzare un'esperienza altamente innovativa di policy, promossa dalla Regione, che coinvolga concretamente varie categorie di soggetti (imprenditori, scienziati, policy makers, associazioni di consumatori, associazioni ambientaliste) interessati a diverso titolo dall'innovazione in campo biotecnologico.
Pellegrini ha sempre accortamente ricondotto il dibattito ad alcuni capisaldi, tra cui --ed è di notevole importanza-- quello normativo. La normativa... questa sconosciuta: quanti possono onestamente dire di conoscere davvero quale sia, avendola letta, l'impostazione regolamentare che il legislatore nazionale e quello sovranazionale danno alla materia discussa nel nostro Call for Comments? Tengo a sottolineae questo aspetto perchè non sono affatto rari i casi in cui vengono fatte campagne "contro" o "pro" qualcosa giovandosi della disinformazione del pubblico. Ora, qui non è certo il caso di fare processi alle intenzioni, ma credo sia un fatto di cui tener conto che l'informazione del cittadino in merito alle regole (attenzione: non parlo del merito delle questioni, ma delle regole già stabilite nelle sedi appropriate) è --come dire-- materia malleabile. Ce lo ha fatto notare uno degli ultimi interventi, quello di Enrico (il quale ha preferito rimanere anonimo).
Pellegrini, che preparerà a breve un testo di chiusura col quale tirerà le fila della nostra iniziativa, fa notare che «come sottolineato da alcuni interventi, la strada della partecipazione non può condurre a forme demagogiche o manipolatorie dei decisori nei confronti dei "governati"». Rispondendo quindi a coloro che si mostrano scettici rispetto ad iniziative di genere partecipativo, egli osserva che i luoghi di dibattito e conoscenza dovrebbero sforzarsi primariamente di creare consapevolezza. Su ogni "fronte" direi, in modo che il clima del dibattito politico risultasse meno compromesso dai pre-concetti e dai pre-giudizi.
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Attivismo politico e ricerca scientifica
( 18 Ottobre 2003 )
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Una rassegna stampa può avere diverse funzioni. Da quella di informare puntualmente quanto su di un determinato argomento viene periodicamente pubblicato, a quella di selezionare alcuni testi che più specificatamente consentono, partendo dalla notizia, di approfondire un determinato tema. Nell'esaminare il rapporto scienza/politica, possono essere presi in considerazione una pluralità di aspetti, che vanno dal discorso metodologico a quello della prassi con cui nel quotidiano si realizza l'incontro-confronto fra ricercatori e politici.
A quest'ultima categoria rimandano due articoli (senza firma), apparsi recentemente su il quotidiano Il Riformista : il 12 settembre con il titolo “Science e Nature sotto accusa per conflitto di interessi" e il 20 settembre “Riviste scientifiche in ecstasy. Troppe pressioni politiche e fame di scoop a tutti i costi”.
Nel primo articolo si parla dell’attività di una organizzazione altisonante, Center for Science in the Public Interest (Cspi), che ha attaccato le riviste Nature e Science in quanto «le loro policies sul conflitto di interessi non sarebbero all'altezza della situazione e non tutti gli articoli pubblicati dalle due riviste scientifiche più influenti del mondo sarebbero corredati dalle opportune postille su eventuali legami fra gli autori e il mondo del business». Se non che, come rileva l’articolista, il Cspi è «diventata famosa per le sue crociate contro quasi tutto ciò che c'è di nuovo (dai soft drink alle patatine fritte), ma per molte di queste campagne ha ricevuto finanziamenti dall'industria».
Il secondo articolo trae lo spunto da un saggio apparso due anni fa su Science in cui si affermava che:«una dose di ecstasy pari a quella assunta in una sola notte di sballo sarebbe bastata a uccidere 2 scimmie su 10 e danneggiare i neuroni che controllano movimenti ed emozioni nelle altre».
L’apocalitticità della tesi aveva destato qualche sospetto negli ambienti scientifici ed infatti l’autore del testo, George Ricaurte della Johns Hopkins University non è più riuscito a riprodurre i propri risultati ed ha inoltre ammesso di avere commesso un grossolano errore a causa di uno scambio di etichette. Lo scoop dello studio ha però dato benzina alla campagna proibizionista aiutando il passaggio del cosiddetto Anti-Rave-Act. In questo come in altri casi analoghi le pressioni politiche e lo scoopismo partoriscono cattiva scienza.
Gli articoli citati possono essere letti in Rassegna stampa Fondazione Bassetti
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Biotecnologie e forme di partecipazione del pubblico in processi di governance: Progetti
( 7 Ottobre 2003 )
( scritto da
Redazione FGB
)
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Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
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From: Simona Di Loreto
Date: Sat, 27 Sep 2003 09:05:42 +0200
Subject: info
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Sono una borsista del progetto Bionovum e vorrei gentilmente avere conoscenza di alcune esperienze precedenti relative a progetti di biotecnologia in italia.
in attesa, ringrazio
simona di loreto
---- Risposta ----
From: Giuseppe Pellegrini
To: Simona Di Loreto
Date: Saturday, September 27, 2003 2:34 PM
Subject: Re: info
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Gentile Dottoressa,
Per il progetto Osserva3 si veda, in questo sito, la segnalazione del 31 gennaio 2003 L'esperienza di Casalino è stata ampiamenta trattata e discussa in questo sito tra dicembre 2002 e gennaio 2003
attualmente, per quanto è a nostra conoscenza, non sono attivi in Italia progetti riguardanti le biotecnologie e forme di partecipazione di pubblico in processi di governance. Le segnalo due esperienze: una riguarda il progetto OSSERVA3 dell'Istituto Agrario di S. Michele all'Adige (i dati dovrebbero essere disponibili al sito dell'Istituto) e un'altra è l'esperienza di Casalino di cui trova documentazione nel sito www.observanet.it.
La ringrazio della cortese richiesta. Se vuole può mandarmi informazioni circa il progetto in cui è impegnata, sarebbe utile per uno scambio di notizie sulle varie attività in corso nel nostro paese. La invito inoltre - se lo ritiene opportuno - ad intervenire al forum di discussione attivato nel sito della Fondazione Bassetti.
Colgo l'occasione per salutarla con viva cordialità
Giuseppe Pellegrini
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