Inside ______Creazione Pro rel. 2.0______
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Il titolo scherza con le parole
Creazione e Procreazione rendendole simili ai nomi per i
software da computer,
dove Pro è la forma contratta di professional. Allo
stesso modo, così come normalmente vengono dati numeri progressivi
alle successive "release" o versioni dello stesso software, il 2.0
indica una seconda creazione e quindi ne evoca una precedente.
Questa prima versione evocata potrebbe considerarsi sia la realizzazione "non
evoluta" di una generazione di
automi (o androidi o mutanti), sia la Creazione Divina di Adamo ed Eva.
La trasformazione di Adamo ed Eva in due androidi o cyborg, sposta il significato
dell'immagine, mantenendo sottolineato
il termine "creazione" e strappando via l'aspetto religioso
cristiano: l'uomo crea macchine evolute che possono conquistarsi
una loro autonomia; oppure le macchine creano proprie forme evolute che possono
svilupparsi indipendentemente
da interventi divini o umani che siano.
L'immagine è stata realizzata
per introdurre la pagina 11 CREATURE, dove si fa una panoramica sui tentativi,
reali o immaginari, da parte dell'uomo, di realizzare un essere vivente a propria
immagine e somiglianza.
All'interno del sito della Fondazione Bassetti vi sono altri settori che possono
venire coinvolti da questa immagine:
oltre all'argomento Post Human, di cui la pagina "11 Creature"
fa parte, i punti di domanda su come potrebbe evolversi una
specie autonoma di androidi rimandano all'argomento Tecnoscienza
e Responsabilità.
1. Alla base c'è il quadro "Adam and Eve" dipinto nel 1538 da Lucas Cranach the Elder (1472-1553). In linea con l'iconografia popolare della tentazione cui cedono Adamo ed Eva, mostra il primo uomo che accetta la mela dalla prima donna; dietro di loro il serpente che "osserva" il risultato delle sue parole. | |
2. La mela tenuta in mano dalla Post-Eve è rossa; rossa è la mela avvelenata nelle fiabe; il morso della mela dell'Eden e il morso di Biancaneve, il morso di un essere meccanico che non dovrebbe avere interesse a mordere alcuna mela. L'imprevisto di un androide che comincia ad aver bisogno non solo di ricaricarsi, ma di provare gusto a farlo. La sensazione del piacere non solo come questione di ricettori. | |
3. Il serpente tentatore, la forma del Demonio, l'inizio del gesto di Eva, si trasforma in un cavo elettrico. C'è elettricità in questo giardino, ogni movimento sembra nascere da lì. | |
4. Le antenne sul cervello del Post-Adam sono in realtà
tutori per il movimento tratti da una mano meccanica realizzata dal Laboratorio
di Robotica del Politecnico di Milano. Cervello e mano, pensiero e gesto, cosa muove cosa? Un gesto deciso può voler dire un gesto che il cervello ha deciso di attuare, ma un vero gesto deciso viene fatto con un movimento non ragionato, ma agito. Facendo un qualsiasi sport è evidente: se pensi il gesto, non riuscirai mai a farlo. I tutori: qualcosa di esterno che muove. Chi li comanda? A volte non sono altro che una replica di altri tutori che seguono il movimento dell'animatore. |
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5. Il braccio biomeccanico del Post-Adam è parte di un'immagine simbolica pubblicata su "Human Robots in Mith and Science", di John Cohen (George Allen & Unwin, 1966; trad. it. "I robot nel mito e nella scienza", introduzione di Raffaele Rinaldi, De Donato, Bari, 1981) dove si vede la gara di forza tra un braccio umano e un braccio meccanico. | |
6. Il viso della Post-Eve è tratto dall'automa che compare nel film Metropolis di Fritz Lang (1927), un automa che acquisterà le fattezze di una donna reale diventando indistinguibile dagli esseri umani. | |
7. Il feto nella Post-Eve rapperesenta l'autonomia di pro-creazione.
Gli androidi di questa immagine stanno sviluppando qualcosa di imprevisto.
Questi nuovi esseri cominciano ad essere vivi nel senso che si rendono
autonomi volontariamente e indipendentemente dalle decisioni di chi
li ha costruiti. |
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8. La gamba biomeccanica proviene sempre dal sito del Laboratorio
di Robotica del Politecnico di Milano. Le gambe sono nel corpo la parte che realizza lo spostamento, la locomozione. L'inverso delle mani e del viso: non comunicano, vanno alla ricerca del soggetto con cui comunicare. |
Pagina a cura di Tommaso Correale Santacroce
(Dicembre 2002)
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