Il 28 ottobre 2013, a Palazzo Mezzanotte, l’Osservatorio Altagamma ha ospitato una tavola rotonda sul tema Il Rilancio di Milano. Piero Bassetti è intervenuto insieme a Mario Boselli (Presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana), Andrea Illy (Presidente di Fondazione Altagamma), Claudio Luti (Presidente di COSMIT) e Cristina Tajani (Assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca del Comune di Milano).
«Ragionando di Milano e creatività dobbiamo partire dalle profonde trasformazioni del contesto – ha detto nel suo intervento il presidente di Globus et Locus e di Fondazione Bassetti. – Per restare al centro dell’alto di gamma in un mondo glocal dobbiamo proporci alleanze su presupposti nuovi: nella società emergente – come ha scritto David Gauntlett – fare è connettere.
L’additive manufacturing, le stampanti 3D che, partendo da progetti digitali, realizzano oggetti di straordinaria complessità (dalle chitarre elettriche, ai droni, alle protesi per il corpo umano) sono uscite dai garages e divenute fatto produttivo. Non è un tema da appassionati della tecnologia, bensì la prima trasformazione strutturale – relativa ai modi di fare cose – nell’epoca del Web. Siamo a una svolta, perchè cambia la relazione tra lavoro tecnologico e persona, e per Milano si presenta la preziosa opportunità di ribadire che la bellezza è sostanza dell’innovazione.
La città che storicamente ha saputo passare dal trionfo della haute couture all’intuizione del pret à porter, esercitando così la sua peculiare capacità di mediazione, oggi fronteggia un’altra cesura: il passaggio dal Taylorismo al Tailor Made. Questo non significa solo essere in grado, grazie alla tecnologia, di coinvolgere il consumatore nella rinnovata cultura del «su misura». Significa ricomporre l’idea di produzione e consumo in una dimensione unitaria che abbia senso anche per l’individuo, mentre la seconda rivoluzione industriale è stata il trionfo dell’alienazione».
Qualche immagine della tavola rotonda: