Il Consiglio Italiano per le Scienze Sociali (CSS) è un’associazione senza fini di lucro fondata nel dicembre 1973 le cui finalità sono favorire lo sviluppo delle scienze sociali in Italia, in particolare promuovendo il lavoro interdisciplinare, e contribuire alla costruzione delle politiche pubbliche e al disegno delle istituzioni sociali. Il CSS abbina quindi un ruolo di sostegno alla ricerca con un’intenzione pratica di intervento, proponendosi di esercitare una funzione di tramite tra ricerca accademica, società civile e istituzioni.
Il 31 gennaio 2006 si è tenuta una prima riunione esplorativa a Milano per il gruppo di lavoro sulla politica dell’innovazione e sui trasferimenti tecnologici. A questa sono seguiti ulteriori incontri per la messa a punto di una prima agenda di lavoro, presso la Camera di Commercio di Milano e presso l’Associazione PDMA. Sono stati elaborati alcuni documenti operativi ed è in programmazione un workshop biennale sulle politiche del trasferimento tecnologico in Europa.
In continuità con questa agenda il 28 marzo 2007 è stata organizzata, presso la Camera di Commercio di Milano (ore 10.30, Sala Consiglio, via Meravigli, 9/b – Milano), una tavola rotonda in occasione della presentazione del libro di Fabio Biscotti e Marco Saverio Ristuccia “Trasferire tecnologie. Il caso del trasferimento tecnologico di origine spaziale“, edito da Marsilio.
Interverranno: Piero Bassetti, Presidente della Fondazione Giannino Bassetti, Gianna Martinengo, Consigliere della Camera di Commercio di Milano e Presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile, Marco Pascucci, ELV S.p.A., Delegato Nazionale per il tema Spazio, Paolo Zanenga, Presidente di PDMA Southern Europe e Sergio Ristuccia, Presidente del Consiglio italiano per le Scienze Sociali.
In un’economia sempre più globalizzata ed alle prese con modelli di innovazione che evolvono rapidamente e richiedono nuovi tipi di imprenditorialità, basati sull’economia della conoscenza, trasferire tecnologie significa molte cose diverse.
Dall’analisi del mercato del trasferimento tecnologico di origine spaziale emerge un quadro complesso del fenomeno, un mercato frammentato e solo parzialmente organizzato, caratterizzato dalla notevole pervasività del potenziale applicativo delle tecnologie spaziali a cui non corrisponde, però, un successo significativo in termini di operazioni di trasferimento concluse. Viene quindi posta in evidenza quanto sia cruciale l’incontro fra offerta e domanda frutto di un’interazione continua tra soggetti diversi, secondo criteri non sempre precostituiti, da stimolare in una logica di partenariato pubblico-privato.