Prenderà il via il 16 aprile prossimo a Genova un breve ciclo di conferenze sulla Roboetica dal titolo ”Tri@loghi” e che si svolgeranno presso il Palazzo Ducale di Genova, nei locali denominati ”Liguria Spazio Aperto” concessi dalla Regione Liguria e della Fondazione Regionale Cristoforo Colombo. Il ciclo di conferenze, che avrà il 4 maggio il secondo e ultimo appuntamento, è promosso dalla Scuola di Robotica di Genova. Nel corso del primo incontro, che vedrà come relatori Josè Maria Galvan, Teologo della Pontificia Università della S. Croce di Roma, e il robotico Gianmarco Veruggio della Scuola di Robotica di Genova, saranno affrontati gli aspetti sociali, umanitari ed ecologici della Robotica.
Nell’ambito della conferenza si parlerà della nascita della Roboetica, il filone della Tecnoetica che deve stare alla base della costruzione e dell’utilizzo dei robot, affinché questi siano strumenti del progresso civile e sociale dell’umanità. “I recenti progressi della tecnica -spiega la Scuola di Robotica- fanno infatti ritenere che questo sarà il secolo dei robot e che la robotica sara’ la causa di profondi mutamenti del nostro modo di vivere“. Inoltre si vedrà come in questo settore si siano aperti filoni applicativi con forti contenuti umanitari ed ecologici, con l’obiettivo di sviluppare tecnologie utili alla salvaguardia del pianeta e dei suoi abitanti, ma anche purtroppo filoni dedicati allo sviluppo di armi intelligenti.
Il secondo appuntamento del ciclo di conferenze sulla roboetica si terrà invece il 4 maggio prossimo, e vedrà come relatori Silvio Parodi, Direttore del Dipartimento di Oncologia, Biologia e Genetica all’Università di Genova e Fiorella Operto, esperta di Roboetica della Scuola di Robotica. Tema dell’incontro sarà il rapporto uomo-robot in medicina. “Il numero di robot chirurghi -continua la Scuola di Robotica- è in continuo aumento, così come attrezzature robotiche di vario tipo (diagnostica, didattica, assistenza, protesi). La Robotica -aggiunge- potrà migliorare la qualità della salute e della vita dei cittadini, ed ha tutte le potenzialità per creare un nuovo ed importante settore industriale. La Robotica biomedica, d’altra parte, -conclude- sta iniziando a porre problemi etici ancora poco dibattuti, ma che saranno sempre più rilevanti a mano a mano che le sue applicazioni saranno sviluppate. Questo perché in essa è particolarmente stretta l’interazione con gli esseri umani e molte le affinità con alcune problematiche della Bioetica“.
Info: www.scuoladirobotica.it