In gennaio abbiamo segnalato il libro di Vito di Bari “Il futuro che già c’è (ma ancora non lo sappiamo)” in cui veniva esaminato il futuribile, peraltro già in fase di realizzazione, per i prossimi decenni. Giuseppe Lanzavecchia, docente di sociologia all’Università di Urbino e già noto ai frequentatori di questo sito per la sua partecipazione al Call for Comments Le implicazioni dell’innovazione nel settore sanitario: una medicina impossibile?, nel saggio “Il mondo è cambiato: le regole del passato non valgono più” pubblicato sulla rivista “Etica ed economia” edita da Nemetria, si pone nell’ottica dei prossimi vent’anni, più che per proiettare il futuribile al 2026, per sottolineare la necessità di riguardare i paradigmi con cui il mondo sociale e politico si confronta con la velocità dell’innovazione tecnologica.
Ma più che il numero delle innovazioni è la velocità con cui vengono prodotte che mette in crisi il sistema delle regole:
Come conseguenza dell’accelerazione dell’innovazione si ha il piazzamento dei sistemi più consolidati ed organizzati.
e Veneto sino a Trieste.»
Altro concetto chiave nel saggio di Lanzavecchia è quello dello della trasversalità delle discipline:
Tutto ciò comporta la ricerca di un nuovo senso al “fare”:
Lanzavecchia termina il suo saggio con un invito alla riflessione e al dialogo:
Proposta che noi giriamo ai lettori di questa nota.
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