Giuseppe O. Longo è nato a Forlì il 2 marzo 1941 e vive a Trieste dal 1955.
Ha ottenuto il diploma di maturità classica (1959), la laurea in Ingegneria elettronica (1964), la laurea in Matematica (1968) e la libera docenza in Cibernetica e Teoria dell’informazione (1969).
Dal 1975 ricopre la cattedra di Teoria dell’informazione alla Facoltà d’Ingegneria dell’Università di Trieste.
Ha introdotto in Italia la teoria dell’informazione. Ha svolto ricerche sulla teoria delle reti, sulla teoria dei codici algebrici e sulla teoria dell’informazione (in particolare sulla codifica di sorgente). Ha pubblicato numerosi articoli specialistici su riviste italiane e internazionali, un manuale di Teoria dell’informazione (Boringhieri, Torino, 1980) e diversi volumi su argomenti avanzati.
Ha presentato relazioni scientifiche a numerosi congressi nazionali e internazionali, ha insegnato e fatto ricerca presso diverse università europee, americane e asiatiche. Fa parte del comitato di redazione di alcune riviste specialistiche italiane e straniere. Per molti anni è stato recensore per “Mathematical Reviews” e per “Zentralblatt für Mathematik”. Presso il “Centre International des Sciences Mécaniques” (CISM) di Udine ha organizzato, dal 1969 al 1990, molti corsi e scuole estive, soprattutto sulla teoria dell’informazione e dei codici, curando la pubblicazione degli atti per conto della Springer-Verlag di Vienna e New York.
Ha ricoperto vari incarichi per conto dell’Università di Trieste, recandosi in diversi Paesi esteri per stabilire relazioni e contatti scientifici. E’ socio effettivo dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti e socio corrispondente non residente dell’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere. E’ socio dell’Associazione Elettrotecnica ed Elettronica Italiana e del Centro Studi Martino Martini di Trento.
Attualmente si occupa soprattutto di epistemologia, di intelligenza artificiale, di problemi della comunicazione e delle conseguenze sociali dello sviluppo tecnico, in particolare di roboetica, pubblicando articoli su riviste specializzate e svolgendo un’intensa attività di conferenziere. Su questi temi ha tenuto numerose relazioni, ha partecipato a convegni e congressi e ha pubblicato i saggi
– “Il nuovo Golem: come il computer cambia la nostra cultura” (Laterza, 1998, 4a edizione 2003),
– “Homo Technologicus” (Meltemi, Roma, 2001, 2a edizione 2005)
– “Il simbionte: prove di umanità futura” (Meltemi, Roma, 2003).
Ha diretto il settore “Linguaggi scientifici e letterari” del Laboratorio interdisciplinare della International School for Advanced Studies (SISSA) di Trieste.
E’ stato traduttore per le case editrici Boringhieri e Adelphi (15 libri dall’inglese e dal tedesco, tra cui opere di Gregory Bateson, Marvin Minsky, Douglas Hofstadter, Iräneus Eibl-Eibesfeld) e nel 1991 ha vinto il premio “Monselice” per la traduzione scientifica.
Ha collaborato, fra l’altro, ad alcune grandi opere dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana. Collabora al “Corriere della Sera”, ad “Avvenire”, a “Kos”, alla “Rivista dei libri”, a “Technology Review”, a “Letture”, a “Oikos”, a “Prometeo” alla Rai e alla Radio della Svizzera Italiana. Ha collaborato a “Pluriverso” e per oltre vent’anni a “Le Scienze”.
All’attività scientifica affianca l’attività narrativa e drammaturgica, pubblicando su riviste letterarie tra cui “Il banco di lettura“, “Linea d’ombra“, “Nuovi argomenti“, “Resine“, “Il racconto“, “Tratti” “Open City“. Nel 1998, nel 2000 e nel 2003 la RAI ha mandato in onda tre cicli di radiodrammi originali.
Nel maggio 1999 è andato in scena a Trieste il suo dramma teatrale “Il cervello nudo“, nel 2001 il dramma “Lo spinato dev’essere grande” e nel 2006 il monologo “Ma che Australia d’Egitto!“.
Nel maggio 2007 la Triennale di Milano ha messo in scena quattro suoi drammi di teatro scienza, dedicati a Lucrezio, Pascal, Babbage e Einstein, replicati anche a Trieste e Perugia.
Nel dicembre 2007 ha rappresentato a Trento il dramma Il mandarino di Dio.
Da molti anni tiene un corso di “Tecniche narrative e di scrittura” al Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste.
Ha pubblicato tre romanzi:
– “Di alcune orme sopra la neve” (Campanotto, Udine, 1990);
– “L’acrobata” (Einaudi, Torino, 1994);
– “La gerarchia di Ackermann” (Mobydick , Faenza, 1998);
otto raccolte di racconti:
– “Il fuoco completo” (Studio Tesi, Pordenone, 1986, ripubblicato nel 2000 da Mobydick, Faenza), premio Selezione “Comisso” 1987;
– “Congetture sull’inferno” (Mobydick, Faenza, 1995), finalista al premio “Chianti” 1996, finalista al premio “Città di Bergamo” 1997
– “Lezioni di lingua tedesca” (Hefti, Milano, 1996)
– “I giorni del vento” (Mobydick, Faenza, 1997), finalista al premio “Mario Sansone-Città di Penne” 1997
– “Avvisi ai naviganti” (Mobydick, Faenza, 2001), finalista al premio “Feudo di Maida” 2001, vincitore del premio “Latrisana” 2001.
– “Prove di città desolata” (Mobydick, Faenza, 2003)
– “Trieste: ritratto con figure” (Mobydick, Faenza, 2004)
– “La camera d’ascolto” (Mobydick, Faenza, 2006)
e una raccolta di drammi
– “Il cervello nudo” (Nicolodi, Rovereto, 2004).
Il romanzo “L’acrobata” è stato tradotto in francese (Gallimard, collana l’Arpenteur) nel febbraio 1996. Ad esso è stato conferito il premio “Laure Bataillon” 1996 per il miglior romanzo tradotto.
Il romanzo “Di alcune orme sopra la neve” è stato oggetto di tre seminari all’Istituto di psicologia dell’Università di Padova tra il 1991 e il 1993.
Suoi racconti sono stati tradotti in tedesco, in francese, in portoghese-brasiliano, in inglese e in gaelico.
La traduzione francese del romanzo “La gerarchia di Ackermann” è comparsa nell’autunno del 2004 per l’editore “A la croisée”. Lo stesso editore ha pubblicato la versione francese di “Avvisi ai naviganti” nell’aprile 2005.
Il volume di racconti “I giorni del vento” sarà tradotto in russo.
Il racconto “Quarto: onora il padre e la madre” ha vinto nel 2006 la xxxix edizione del Premio Teramo per un racconto inedito.
Durante l’estate del 2001 ha trascorso cinque settimane nel castello di Civitella Ranieri (Umbertide) con una borsa di studio letteraria della “Civitella Ranieri Foundation” di New York. Nel luglio 2005 ha trascorso due settimane presso la residenza internazionale per artisti di Torcito (Lecce).
Nel marzo 2008 uscirà con la casa editrice Springer Italia il suo saggio “Il senso e la narrazione.”
Tra il 1996 e il 1997 ha svolto attività attoriale, interpretando i ruoli principali in commedie di Jonesco (La leçon) e Pinter (Last to Go e Troubles in the Work).
(Trieste, gennaio 2008)