Durante Mind the Bridge Venture Camp 2012, Fondazione Giannino Bassetti ha consegnato la Menzione Speciale per la responsabilità nell’innovazione a Reputeka, una delle startup in gara.
Il Venture Camp è un progetto della Fondazione Mind the Bridge che pone un ponte fra l’Italia e Silicon Valley per le giovani startup.
Questo che proponiamo è il testo dell’intervento di Piero Bassetti in occasione della consegna della menzione.
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«È per me una soddisfazione parlare, per il secondo anno, alla platea di innovatori riunita da Mind the Bridge.
Come già nel 2011, voglio riconoscere a Alberto Onetti e Marco Marinucci il grande merito, testimoniato da questa giornata, di aver favorito l’incontro tra progetti innovativi e opportunità.
E’ proprio questo incontro tra sapere e potere la ragione che ha spinto Fondazione Bassetti a rinnovare la Menzione speciale per la responsabilità nell’innovazione, che tra poco consegnerò a una delle startup partecipanti.
Attraverso la memoria dell’industriale che le dà il nome, Fondazione Giannino Bassetti ha radici in una tradizione capace di riconoscere il contesto morale nel quale si compiono le scelte imprenditoriali.
Proprio a Milano – dove oggi prende il via il ponte verso la Silicon Valley – Carlo Cattaneo fu tra i primi a interrogarsi sulla forza che guida i processi storici: la tecnica e la sua applicazione intelligente; intu legere è vedere attraverso lo schermo del tempo.
Oggi è il concetto stesso di tempo a essere sfidato. La tecnoscienza è il vettore di trasformazione della società, e questo impregna l’innovazione di rischio, soprattutto per l’imprenditore che se ne assume la responsabilità. Ma chi innova può cambiare la storia.
L’innovazione si dà quando un plus di sapere si combina con la tecnologia attraverso l’impresa, cioè un plus di potere. Ma quando ciò avviene, nulla resta come prima: il «sapere», sempre più permeabile alle spinte della società civile, ha trasformato la stessa polis.
Per questa ragione non ci accontentiamo di constatare che la responsabilità nell’innovazione – tema pionieristico quindici anni fa, quando siamo nati – ora cresce in Europa e negli Stati Uniti (dalle nanotech, alle bioscienze, alla robotica).
Oggi vogliamo partecipare a questa trasformazione della polis: ecco il potenziale «politico» della responsabilità nell’innovazione. La startup che abbiamo ritenuto più in tendenza con questo spirito riceverà la nostra Menzione speciale (che lo scorso anno andò a D-Orbit).
Ma prima di indicare il vincitore voglio annunciare un ulteriore passo rispetto a quello compiuto lo scorso anno.
Se promuovere l’innovazione responsabile significa formare le élite dell’impresa e del potere a rendere applicativo questo concetto in un mondo glocal, è giusto cercare i migliori «studenti»:
ecco perchè oggi Fondazione Bassetti annuncia la sua partecipazione alla Startup School di Mind the Bridge a San Francisco, dove promuoveremo un modulo sull’innovazione responsabile per gli imprenditori del futuro.
È arrivato il momento di consegnare la menzione speciale, e spiegarne le motivazioni:
Fondazione Giannino Bassetti conferisce la menzione speciale per la responsabilità nell’innovazione a:
Con la menzione speciale a Reputeka premiamo l’innovazione poiesis intensive, che sposa creatività, responsabilità e tecnologia.
Motivazione della Menzione Speciale
Attraverso le nuove culture digitali, Reputeka aggiorna gli ingredienti che hanno fatto dell’alto artigianato una chiave dello sviluppo economico italiano.
Da tempo Fondazione Bassetti lavora con i protagonisti dell’artigianato: associazioni come Confartigianato e istituzioni come Cosmit – Salone del Mobile.
Ci ha spinti proprio l’attenzione all’innovazione e al suo impatto sulla polis, perchè abbiamo visto emergere un artigianato tecnologico e declinato al futuro, esemplificato dalla nuova importanza che la parola Artisan va assumendo negli Stati Uniti per definire l’artigiano, al posto del termine fino ad ora più usato, Craftsman.
Ma ci sono vincoli e ostacoli. Le imprese artigiane lamentano la diffusione di una cultura pregiudizialmente ostile al lavoro manuale e l’inadeguatezza del sistema formativo. L’artigianato domanda reputazione.
E quindi credo non sia un caso se la startup che premiamo ha scelto di chiamarsi Reputeka, di rivolgersi alle imprese artigiane di qualità e fornire loro una comunità scelta nel Web.
Non replicando il consueto portale di marketing, ma cercando l’alleanza delle associazioni per creare uno strumento di valutazione che conferisce prestigio.»