Lo scorso dicembre nel sito della Fondazione è stato avviato un “dialogo on line” sul tema dell’innovazione in campo sanitario e delle responsabilità politiche che essa comporta.
La questione è stata presa in esame a seguito di un articolo di Maurizio De Filippis intitolato “La Fabbrica della Salute”. L’articolazione nel campo della Sanità della tematica di fondo, quella dei rischi della tecnocrazia, finora non era stata adeguatamente sviluppata nel sito. Infatti le questioni toccate tempo addietro in un articolo di Marina Corradi per il quotidiano Avvenire, al quale avevamo fatto riferimento e che riportava un dialogo a più voci coordinato dalla stessa giornalista, erano rimaste in sospeso. Ivan Cavicchi, uno dei partecipanti a quel dialogo pubblicato da Avvenire aveva posto un problema che può essere riassunto nei seguenti interrogativi:
– come potrà la sanità pubblica garantire a tutti terapie sempre più efficaci ma anche sempre più costose?
– Esiste un rischio tecnocratico in ambito sanitario?
– E il ricorso massiccio alla tecnologia quali conseguenze comporta sotto il profilo del diritto di accesso alla cura/terapia?
Di conseguenza, lo scorso dicembre abbiamo cercato di recuperare questo tema affrontandolo, on line, anche noi in forma dialogica. De Filippis ha risposto in gennaio con l’articolo citato, ampio e di carattere storico, in cui si trovano due osservazioni che possono richiamare alla mente alcune argomentazioni sviluppate anche nel Call for Comments “No Innovation without Representation” (v. Diari precedenti): “La competitività di un paese in campo scientifico, si misura soprattutto dalla volontà e dalla capacità di rinnovare integrando tra loro le diverse ‘anime’ che concorrono a produrre innovazione” e “La complessità di questi fenomeni coinvolge anche il rapporto medico-paziente: l’approccio sempre più specialistico della pratica medica ha determinato il prevalere della tecnica sugli aspetti antropologici della cura provocando, nel contempo, un progressivo aumento degli obblighi burocratici legati ai processi di ospedalizzazione e medicalizzazione della cosiddetta ‘società del benessere’.”
Il dialogo nel sito a quel punto si è sviluppato coinvolgendo diverse persone, molte delle quali hanno partecipato alla luce della propria esperienza in campo medico.
Per un elenco ordinato di tutti gli interventi si veda l’item del 2 marzo nella sezione Argomenti, intitolato appunto “Innovazione in campo sanitario e responsabilità politiche: elenco di tutti gli interventi“.