Il Call for comments su Innovazione, Rischio sociale e Responsabilità politica si è chiuso il 6 agosto. Daniele Navarra, che ha condotto l’iniziativa, nell’ultimo intervento ha fatto notare come “il ruolo dei centri di eccellenza quali la Fondazione Bassetti è tanto garantire che le implementazioni di politiche che interessano la collettività seguano un percorso democratico e pluralistico, quanto sondare, analizzare e rintracciare aree problematiche, rischi e difficoltà delle varie posizioni mosse in alternativa, filtrando le manovre delle lobbies e dei media.” A parere di Navarra questo può servire a “garantire il funzionamento dei processi decisori democratici in maniera inalienabile e a beneficio della collettività”.
Il primo settembre sono andati on line, nella sezione Argomenti, tre nuovi item.
Il primo riguarda un approccio al tema della responsabilità che si cercherà di frequentare maggiormente in futuro: quello artistico. L’intervento pubblicato in Argomenti è infatti dedicato a un’artista australiana che espone alla Biennale di Venezia da giugno a novembre 2003: Patricia Piccinini. Il lavoro estetico della Piccinini è per noi particolarmente interessante, sia perché riguarda le trasformazioni che la tecnologia sta apportando alla biosfera (e quindi anche agli esseri umani), sia perché veicola primariamente un messaggio di riflessione. Quello che la Piccinini rivolge alle trasformazioni indotte (o consentite) dalla tecnologia non è uno sguardo angosciato o timoroso, e neppure entusiasta. E’ uno sguardo pensoso che suggerisce un atteggiamento responsabile.
Nel secondo item degli Argomenti protagonista è Leone Montagnini, con l’ampliamento di un’affermazione che fece quando partecipò, in febbraio, al seminario/forum tenuto da Giuseppe O. Longo. Montagnini mette in luce che l’uomo è per natura (“visceralmente”) un animale tecnico e che se tenessimo più presente questo aspetto (invece, per esempio, di negarlo oppure contrapporlo a una diversa essenza dell’uomo) potremmo capire molte più cose sull’attuale società tecnologica.
Il terzo item è prodotto dalle sinergie tra dialoghi on line. Infatti abbiamo pubblicato uno scambio d’opinioni, avvenuto di recente nel web-log “Tout se tient”, che a sua volta fa riferimento a un altro dialogo sulla gestione della responsabilità nei sistemi che si svolse nel 1999 nel newsgroup italiano dedicato all’architettura. Lo spunto da cui questo secondo traeva origine era una frase (detta a un workshop del 1999 che aveva come oggetto proprio la Fondazione Bassetti) che accennava alla costruzione di una cattedrale medioevale, intendendola come rappresentativa di un sistema di responsabilità collettiva che effettivamente funzionava. Nodo cruciale della questione era, infatti, l’osservazione che le organizzazioni complesse contemporanee tendono a eludere (prima ancora che a negare) il problema della responsabilità.
Concludiamo questo Diario indicando un nuovo web-log: quello in cui Paola Parmendola segnala eventi, news, recensioni di libri, siti web che possano interessare ai lettori del sito della Fondazione.
Ricordiamo infine che la nostra Redazione è aperta e che chiunque dimostri di sapere quello che dice e di saperlo dire può partecipare. Per inviare contributi scritti, commenti, o semplicemente informazioni sugli argomenti trattati, basta scriverci