MOSAIC è un progetto di ricerca finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma quadro Horizon 2020, all’interno del quale Fondazione Bassetti ricopre il ruolo di vicecoordinatore e responsabile delle attività condotte a Milano.
Scopo principale dell’iniziativa è studiare, testare e valutare l’efficacia della co-creation come approccio partecipato all’innovazione per affrontare sfide di ampia portata, quali sono i Grand Societal Challenges dell’Unione Europea o i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite. Queste grandi questioni – dall’adattamento ai cambiamenti climatici alla transizione verso città più verdi – sono al centro dell’agenda della Commissione Europea, che ha disegnato il proprio Programma Quadro di finanziamento per la ricerca e l’innovazione, Horizon Europe, attorno a 5 Missioni. È proprio nell’ambito di una di queste Missioni – la Missione Climate Neutral and Smart Cities (Cities), che fornisce supporto a 112 città europee per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030 – che MOSAIC ha testato il proprio approccio collaborativo all’innovazione.
Più in particolare, il progetto ha messo a punto una vera e propria metodologia di co-creation, sperimentandola in due città pilota – Milano in Italia e Göteborg in Svezia – entrambe impegnate nella Missione Cities.
Grazie alle attività di ricerca e all’esperienza maturata in queste due città, MOSAIC ha sviluppato strumenti e raccomandazioni che possono supportare anche altre città o territori nell’intraprendere percorsi di co-creation per raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità. Per raggiungere questo ulteriore obiettivo, MOSAIC ha coordinato i lavori di una comunità di pratiche, composta da città anch’esse impegnate nella Missione.
La metodologia
L’approccio di co-creation sviluppato e sperimentato da MOSAIC prevede che le diverse componenti della “quadrupla elica” (rappresentanti del mondo della governance e delle istituzioni pubbliche, della ricerca, dell’impresa, della società civile) lavorino insieme per arrivare a sviluppare delle soluzioni concrete (prodotti o servizi) a problemi collettivi, attraverso un percorso strutturato e facilitato.
Il percorso si è articolato in modo da essere funzionale al contesto locale, ed è stato messo a terra in continuo dialogo con i governi delle città, grazie anche a un forte ancoraggio alle politiche locali (oltre che alla Missione). Inoltre, MOSAIC ha riservato particolare attenzione al tema dell’inclusività e della responsabilità, cercando di coinvolgere il più possibile la società civile (e in particolare coloro che normalmente non partecipano a questo tipo di percorsi) e avviando una riflessione sulla necessità di riconoscere e ricompensare i contributi dei partecipanti alla co-creation.
MOSAIC a Milano: InformAria
A Milano l’esperienza pilota condotta nell’ambito del progetto MOSAIC ha preso il nome di InformAria (qui puoi trovare un report che descrive in modo approfondito il processo partecipativo alla base di InformAria).
Il percorso è nato dalla collaborazione tra Fondazione Giannino Bassetti (che ha coordinato e facilitato questo filone di attività) e la Direzione Verde e Ambiente del Comune di Milano, coinvolto fin dalla fase di proposta del progetto europeo MOSAIC. Oltre a svolgersi in continuità con la Missione Cities, le attività di InformAria sono, infatti, in linea con gli obiettivi del Piano Aria e Clima (PAC), il documento strategico del Comune di Milano per la riduzione dell’inquinamento atmosferico a tutela della salute e dell’ambiente e per una città più sostenibile. Più in particolare, InformAria si colloca nell’Ambito 5 del Piano, “Milano Consapevole: una città che adotta stili di vita consapevoli”.
All’iniziativa ha partecipato anche AMAT (Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio), un’azienda municipalizzata che si occupa, tra le altre cose, del monitoraggio della qualità dell’aria sul territorio cittadino.
La sfida e il percorso
Grazie a una intensa fase preparatoria, Fondazione Bassetti, in dialogo con il Comune di Milano e AMAT, ha indentificato la sfida a cui il percorso di co-creation avrebbe dovuto rispondere, ovvero “la co-creazione di uno strumento che permetta ai cittadini e ai city user di prendere decisioni informate sulla qualità dell’aria a Milano e adottare comportamenti adeguati, sulla base di dati misurati”.
A partire da questa sfida, il percorso si è articolato in una serie di tappe (descritte in dettaglio in questo report) che hanno portato alla co-creazione di due soluzioni tecnologiche da parte di due gruppi di lavoro composti da volontari di diversa provenienza (rappresentanti del mondo della ricerca, dell’industria, della governance e della società civile). Facilitati da Fondazione Bassetti, i due team sono arrivati a elaborare le seguenti proposte progettuali:
1) Una web-app georeferenziata per informare cittadini e city user sull’esposizione all’inquinamento atmosferico;
2) Una rete di display a partire dall’utilizzo di infrastrutture esistenti per informare cittadini e city user sulla qualità dell’aria.
Entrambe le soluzioni hanno suscitato l’interesse del Comune, che si è impegnato a valutarne la fattibilità e la messa a terra. Oltre ai risultati veri e propri del percorso InformAria, a suscitare l’interesse del Comune è stato anche l’approccio della co-creation, la cui applicazione potrebbe essere estesa anche ad altri ambiti e sfide.
Qui alcune risorse sul percorso InformAria
– Un report sul processo di co-creation condotto a Milano
– Il report di un’indagine su informazione e percezione della qualità dell’aria condotta tra cittadini e city user milanesi
– Il flyer di InformAria
– Il flyer di MOSAIC