Il metodo testato in Lombardia è un possibile strumento per coinvolgere i cittadini nel policy making.
L’evento finale del percorso locale di TRANSFORM è stata un’importante occasione di confronto tra gli attori che si occupano di governance di ricerca e innovazione, in particolare in ambito regionale. Grazie all’intervento dei partner e degli speaker, si è parlato, infatti, di innovazione responsabile e di come l’approccio partecipativo sviluppato da TRANSFORM possa servire per coinvolgere i cittadini nelle decisioni a livello del territorio.
La giornata, che si è svolta lo scorso 17 novembre presso Palazzo Pirelli a Milano, si è aperta con i saluti di Fabrizio Sala, Vicepresidente e Assessore per l’Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione di Regione Lombardia. Citando l’approccio della quadrupla elica (“quadruple helix approach“), che vede il coinvolgimento dei cittadini accanto a università, istituzioni e aziende, Sala ha sottolineato il significato del “metodo di interlocuzione” testato e applicato dal progetto TRANSFORM. “Essere aderenti alle esigenze e alle richieste dei cittadini e della popolazione, soprattutto in un campo come quello della ricerca, diventa di fondamentale importanza per poter offrire ai nostri ragazzi e alle future generazioni il miglior luogo in cui trascorrere la loro vita,” ha aggiunto Sala.
Piero Bassetti, Presidente di Fondazione Giannino Bassetti, citando i difficili rapporti tra sapere e potere della società contemporanea e richiamando la missione della Fondazione, ha spiegato come la sfida di TRANSFORM – integrare la voce dei cittadini delle politiche di ricerca e innovazione – sia di estremo interesse perché “la politica ha bisogno della norma e la norma ha bisogno del sapere”. E oggi è proprio “il sapere decentrato” che può aiutarci a “sapere quello che occorre nel mondo”.
Angela Simone, coordinatrice di TRANSFORM per Fondazione Giannino Bassetti, ha poi illustrato gli obiettivi e la struttura del progetto a livello europeo, anche facendo riferimento al contesto della Responsible Research and Innovation (RRI) in cui si colloca. A raccontare come è avvenuta l’integrazione della voce dei cittadini nelle politiche di ricerca e innovazione a livello locale sono state Elisabetta Confalonieri ed Enza Cristofaro, della Direzione Generale Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione di Regione Lombardia. Confalonieri ha sottolineato la sfida di coinvolgere i cittadini nelle politiche che riguardano la ricerca e l’innovazione e il valore di metodologie, come la deliberazione pubblica per il policy making, testata in Regione Lombardia da TRANSFORM, che prevedono una fase iniziale del percorso dedicata all’informazione dei partecipanti sulle tematiche oggetto di discussione. Cristofaro ha poi fornito una panoramica del percorso dal punto di vista dell’amministrazione e illustrato quali strategie sono state introdotte per superare questa sfida.
Anna Pellizzone, project manager del progetto per Fondazione Giannino Bassetti, ha illustrato i risultati ottenuti da TRANSFORM in Lombardia (a questo link è disponibile una panoramica del percorso, che ha compreso una prima fase finalizzata all’identificazione dei bisogni di ricerca e una seconda fase dedicata alla Giuria dei Cittadini sulla mobilità intelligente responsabile). In particolare, Pellizzone ha inizialmente presentato i risultati della prima fase del progetto, ovvero le indicazioni e raccomandazioni emerse dalla survey e dal workshop deliberativo sulla “Transizione energetica giusta per tutti” (qui e qui sono disponibili i report delle due attività).
Silvia Corbetta (Finlombarda, partner locale di TRANSFORM) ha proseguito il racconto del percorso, descrivendo come i risultati ottenuti sono stati integrati nelle politiche di ricerca e innovazione di Regione Lombardia. Più in particolare, Corbetta ha raccontato come Finlombarda, la società finanziaria di Regione Lombardia che fornisce supporto a Regione per la definizione delle strategie regionali, abbia utilizzato i risultati di TRANFORM per supportare Regione Lombardia nell’elaborazione della Strategia regionale di Specializzazione Intelligente (S3) 2021-2027 e del Programma Strategico Triennale PST – 2021-2023 (qui e qui sono disponibili maggiori informazioni sull’integrazione dei risultati di TRANSFORM nel PST).
La giornata è proseguita con il keynote speech di Enrico Giovannini, Professore all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” ed ex-Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, dedicato al tema del ruolo dei cittadini e della società nella transizione ecologica giusta per tutti. Ricordando l’importanza di informare e rendere consapevoli i cittadini (così come avvenuto in TRANSFORM) e citando Massimo L. Salvadori (il noto storico e politico piemontese), Giovannini ha spiegato che il vero progresso è il progresso in cui “ci mettiamo d’accordo su quello che vogliamo realizzare”. “Il movimento dal basso verso l’alto è l’unica speranza che abbiamo” e l’Agenda 2030 rappresenta proprio il punto più alto raggiunto finora, ha proseguito Giovannini. Facendo riferimento al dibattito pubblico sulle grandi opere, l’ex-Ministro ha spiegato che gli italiani “hanno voglia di discutere e hanno voglia di discutere in modo ordinato, non in modo caotico”. “Bisogna continuare in questa direzione”, ha concluso Giovannini.
Anna Pellizzone ha poi ripreso la panoramica sui risultati di TRANSFORM in ambito locale, illustrando l’ultima fase del percorso partecipativo: la Giuria di Cittadine e Cittadini (Citizens’ Jury) dedicata alla mobilità intelligente responsabile che si è svolta in due giornate a giugno 2022 (qui un racconto video della giornata e qui un report dei risultati).
A seguire, il keynote speech di Guido Scorza, membro del Garante per la Protezione dei Dati Personali, è stato dedicato ai temi della privacy e della protezione dei dati, argomenti di responsabilità connessi ai servizi data driven, ritenuti prioritari dalla Giuria di Cittadine e Cittadini. Scorza ha citato il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), ricordando come nella normativa si parli anche di libera di circolazione dei dati personali e di come lo scopo finale sia proprio quello di massimizzarne l’uso. Se applicato nel modo corretto, il GDPR sarebbe, quindi, uno strumento fondamentale per migliorare la vita dei cittadini. Il progetto TRANSFORM – ha aggiunto Scorza – rappresenta un ottimo esempio perché utilizza un approccio in cui il dialogo tra amministrazione e cittadinanza permette di trovare un bilanciamento tra preoccupazioni sulla privacy e proposte.
A concludere il racconto del percorso di TRANSFORM è stato Matteo Pozzetti della Direzione Generale Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione, che ha spiegato come i risultati del progetto, e in particolare quelli emersi dalla Citizens’ Jury sulla smart mobility, saranno integrate nelle politiche di Regione, passando dalla fase di progettazione a quella di attuazione.
“Il processo che ha permesso di affrontare in modo condiviso problemi comuni, come ad esempio la smart mobility e la transizione energetica, lavorando insieme a policy makers e a vari stakeholders, è stato svolto in modo eccellente nel progetto TRANSFORM” – ha affermato Agnes Allansdottir (Università degli Studi di Siena), studiosa del rapporto tra scienza e società ed esperta di metodologie per la consultazione dei cittadini e per il monitoraggio dell’opinione pubblica sull’impatto di tecnologie e tecnoscienze. “Potrebbe essere utile per Regione Lombardia avere a disposizione uno strumento per monitorare il sentimento pubblico e il livello di fiducia nella scienza e nella ricerca”, ha suggerito Allansdottir in chiusura.
Il video completo della giornata e tutti i materiali sulla conferenza (presentazioni degli speaker, foto, agenda della giornata) sono disponibili qui.
(Qui sotto qualche immagine dell’evento)
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