La presidente della Federazione Lombarda dell’Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (AICCRE), Milena Bertani, ha invitato Fondazione Bassetti a intervenire alla presentazione del bando Gemellaggi di città nella cornice del programma europeo Cittadinanza, Diritti e Valori.
L’incontro, svoltosi il 24 febbraio 2022 presso il palazzo del Consiglio regionale della Lombardia, ha visto la partecipazione, online, dei rappresentanti dei Comuni che partecipano a AICCRE Lombardia e che sono interessati a concorrere al bando gemellaggi.
E’ intervenuto Carlo Borghetti, vicepresidente del Consiglio regionale e segretario di AICCRE Lombardia, mentre il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi, ha portato i saluti iniziali.
Dopo gli interventi di Milena Bertani – che ha illustrato il bando e testimoniato il successo dei gemellaggi realizzati negli anni passati – e di Rita Lambrughi, sindaca di Uggiate Trevano, è stata la volta di Luminita Stanciulescu – project officer della European Education and Culture Executive Agency (EACEA) – e di Vania Bonalberti, impegnate a rispondere alle richieste dei Comuni collegati.
Il bando per Gemellaggi e Reti di Città, in scadenza il 24 marzo 2022 (ore 17.00 di Bruxelles) è articolato in due distinti temi, Gemellaggio di città e Reti di Città, e ognuno di essi è contraddistinto da specifiche priorità. Possono partecipare enti pubblici e altri livelli di autorità locali o loro comitati di gemellaggio, organizzazioni senza scopo di lucro che rappresentano le autorità locali, con sede negli Stati membri dell’UE o nei Paesi associati al programma.
In chiusura dell’incontro, a Fondazione Bassetti, rappresentata da Maria Chiara Cattaneo e Francesco Samorè, è stato chiesto di stimolare gli associati sul tema della partecipazione dei cittadini ai processi decisionali pubblici. Lo spunto è stato la traduzione italiana, da noi curata, del Rapporto OCSE Cavalcare l’onda della deliberazione. «L’onda deliberativa» è infatti in crescita, con esperienze significative anche a livello di Unione Europea, dove i modelli più utilizzati sono quelli delle Citizens’ jury e dei Citizens’ panel.
Cattaneo e Samorè hanno ricordato che, del resto, la prima Consensus Conference – sperimentale – svoltasi in Italia nel 2004 è nata dalla collaborazione tra Fondazione Giannino Bassetti e Regione Lombardia sul progetto “I forum consultivi come strumento di fiducia”, sfociata nella modifica dello Statuto di Autonomia di Regione Lombardia in materia di innovazione (art. 10.3). In quell’occasione furono poste a confronto due diverse procedure deliberative, coinvolgendo panel di cittadini nella selezione degli esperti e nella discussione della tematica prescelta: l’utilizzo di OGM in campo aperto per sperimentazioni agricole.
Oggi, come testimonia il rapporto OCSE, le buone pratiche della democrazia deliberativa conferiscono legittimità al decisore pubblico nel momento di compiere scelte su temi controversi o innovativi, rafforzano il legame biunivoco di fiducia tra cittadini e istituzioni, aiutano ad ammortizzare il rischio di polarizzazione delle opinioni e quello della disinformazione. Tutto ciò in epoca di “crisi dei saperi esperti”, mentre alcune delle più autorevoli indagini internazionali, alla domanda “Di chi ti fidi?”, vedono il campione interrogato (da molti anni, in molti paesi del mondo) rispondere – tra le prime scelte – “Mi fido di uno come me”.
Un argomento interessante di fronte alla platea di Comuni iscritti all’AICCRE è proprio che i processi deliberativi rappresentativi sono generalmente utilizzati dalle istituzioni pubbliche locali (il 52% dei casi, rispetto all’adozione a livello regionale, nazionale o internazionale) per affrontare questioni che hanno un impatto diretto sulla comunità: le più gettonate sono la pianificazione del territorio, la salute e l’ambiente.
Qui alcune immagini dell’incontro (tenuto in parte nella sede di Palazzo Pirelli, in parte in remoto)
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