Innovazione nella partecipazione dei cittadini al decision making pubblico e nuove istituzioni democratiche. Cavalcare l’onda della deliberazione.
La deliberazione pubblica sui temi di ricerca e innovazione occupa un ruolo cruciale nella riflessione di Fondazione Giannino Bassetti. Già nel 2004, insieme a Regione Lombardia e all’osservatorio Observa, la Fondazione si muoveva pioneristicamente nell’ambito del technology assessment e contribuiva a realizzare la prima consensus conference condotta in Italia, focalizzandosi sulla sperimentazione in campo aperto degli OGM, una questione all’epoca particolarmente controversa e al centro del dibattito pubblico.
La partecipazione dei cittadini alle decisioni pubbliche in ambito scientifico e tecnologico è rimasta nel corso dei decenni un nodo centrale nelle attività della Fondazione. Un esempio tra tutti è il progetto H2020 TRANSFORM, lanciato nel 2020 e coordinato da Fondazione Bassetti, che ha l’obiettivo di introdurre il citizen engagement nelle politiche di ricerca e innovazione di tre regioni europee (Lombardia, Brussels-Capitale e Catalonia). Ed è proprio nella cornice di TRANSFORM che nasce l’idea di una versione italiana a cura di Fondazione Bassetti del report OCSE “Innovative Citizen Participation and New Democratic Institutions. Catching the Deliberative Wave – Highlights 2020“, con l’ambizione da un lato di contribuire alla diffusione della cultura deliberativa in Italia e dall’altro di fornire ai policy maker, e a tutti gli attori interessati, uno strumento utile e di facile utilizzo per la sperimentazione di pratiche partecipative volte a coinvolgere i cittadini nelle decisioni pubbliche. Pubblicato nella sua versione originale nel giugno 2020 e fondato su un lavoro di ricerca e analisi condotto su scala globale dall’Unità Open Government dell’OCSE, il report restituisce una panoramica sui principi e sulle pratiche che favoriscono la partecipazione dei cittadini al decision making pubblico (qui la versione in Italiano e qui la versione in inglese).
Pandemia, cambiamenti climatici, transizione energetica e digitale ci insegnano che le risposte che possiamo dare collettivamente alle sfide complesse del nostro tempo passano in maniera sempre più preponderante da una riflessione sul governo responsabile di sapere e tecnologia. Le esperienze maturate in tal senso nell’ambito dell’RRI e degli studi su scienza e società rappresentano una ricchezza e un terreno di crescita fondamentale per lo sviluppo di nuove forme di governance che siano in grado di rispondere in modo il più possibile efficace e articolato ai Grand societal challanges, a partire dalla sperimentazione e introduzioni di nuovi meccanismi democratici e partecipativi per supportare i policy-maker nelle decisioni che sono chiamati a prendere.
Come si legge nella prefazione alla versione italiana del report, in Europa l’attenzione delle istituzioni verso il coinvolgimento dei cittadini nella costruzione del futuro dell’Unione è più che mai alta. Ne sono esempi concreti la Conferenza sul Futuro dell’Europa e le Missioni del Programma Quadro Europeo per la Ricerca e l’Innovazione (2021-2027) Horizon Europe e il Competence Centre on Participatory and Deliberative Democracy (Joint Research Centre, Ispra – Commissione Europea). In Italia non sono ancora molte le iniziative che promuovono la conoscenza e l’utilizzo delle metodologie partecipative e i casi di esperienze istituzionalizzate che le mettono in pratica sono ancora più rari.
E proprio l’evento di lancio della versione italiana del report OCSE (ottobre 2021) ha rappresentato un’occasione importante nel panorama italiano per discutere di benefici, sfide, metodologie ed esperienze di public deliberation. Moderato da Angela Simone (Fondazione Giannino Bassetti), il dibattito ha visto la partecipazione di Alessandro Bellantoni (Head of the Open Government and Civic Space Unit dell’OCSE) e Ângela Guimarães Pereira (Joint Research Centre, Ispra – Commissione Europea). Caterina Cittadino (Commissione Nazionale per il Dibattito Pubblico – Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili), Enza Cristofaro (Direzione Generale Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione – Regione Lombardia), e Daniela Ferrara (Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa – Regione Emilia-Romagna), hanno presentato nei loro interventi tre diversi percorsi finalizzati al coinvolgimento dei cittadini nel decision making pubblico, e numerosi spunti sono emersi anche dalla discussione con i partecipanti all’evento.
Per saperne di più, guarda il video integrale dell’evento (qui sotto) e leggi il report in italiano “Innovazione nella partecipazione dei cittadini al decision making pubblico e nuove istituzioni democratiche. Cavalcare l’onda della deliberazione“.
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