Coinvolgere 1000 cittadini e 200 esperti da tutta Europa per contribuire a disegnare politiche nazionali ed europee che garantiscano una transizione energetica giusta, equa e inclusiva. È questo l’obiettivo di FETA – Fair Energy Transition for All – progetto su scala europea a cui Fondazione Giannino Bassetti partecipa in qualità di partner per l’Italia, insieme al Museo per la Scienza e la Tecnologia Da Vinci. L’iniziativa – coordinata dalla King Baudouin Foundation e finanziata da una rete di fondazioni europee (Fondazione Cariplo, Fondazione IKEA, Deutsche Budensstiftung Umwelt, Stiftung Mercator, Open Society – European Policy Institute) – è partita nel 2020 e durerà fino al 2022.
Di fronte alla sempre maggiore urgenza di trovare strategie e soluzioni per rispondere in modo efficace ai cambiamenti climatici, è diventato più che mai evidente che non può esserci una transizione energetica senza un ampio coinvolgimento della società. La complessità della sfida climatica richiede non solo un cambio di passo nell’introduzione di risposte tecnologiche in grado di ridurre le emissioni di carbonio, ma anche una trasformazione del nostro modo di vivere, di muoverci, di lavorare, di produrre e di consumare. Per questo, la transizione energetica richiede il contributo di tutti (imprenditori, decision makers, ricercatori, cittadini) e di tutte le discipline, dall’ingegneria alla psicologia sociale.
Negli ultimi decenni, la consapevolezza della necessità di un dialogo strutturato con la società su questi temi – così come su altri importanti tematiche a carattere scientifico e tecnologico – si è sempre più diffusa. Non è un caso, infatti, se negli ultimi anni – in Europa e oltre – hanno preso avvio numerose iniziative di public e stakeholder engagement su questioni connesse all’emergenza climatica. Tra questi, ricordiamo per esempio la Climate Assembly in UK, la Convention Citoyenne Pour le Climate in Francia e gli Strategic Dialogue on Climate Change Policy in Canada.
La visione della Commissione Europea su questi temi è stata espressa chiaramente da Ursula Von Der Leyen lo scorso gennaio in occasione del lancio del Just Transition Mechanism e del Sustainable Europe Investment Plan, due strumenti messi a punto nel contesto del Green Deal Europeo per assicurare supporto economico a quei soggetti e territori che saranno maggiormente colpiti dalla transizione energetica (per esempio per quelle comunità basate su economie carbon-intensive).
«People are at the core of the European Green Deal, our vision to make Europe climate-neutral by 2050. The transformation ahead of us is unprecedented. And it will only work if it is just – and if it works for all. We will support our people and our regions that need to make bigger efforts in this transformation, to make sure that we leave no one behind» (Eurpean Commission, 15 January 2020).
Il progetto FETA si inserisce in questo solco e ha lo scopo di disegnare attraverso pratiche partecipative policy nazionali ed europee che favoriscano una transizione inclusiva e che siano costruite a partire dall’ascolto dei cittadini, in particolare quelli più vulnerabili. Per l’Italia le attività di public engagement con il pubblico saranno portate avanti dal Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano. Sulla base dei risultati emersi dal confronto con i cittadini, Fondazione Bassetti coordinerà una discussione a più fasi con un gruppo selezionato di esperti provenienti da diverse discipline, al fine di elaborare delle vere e proprie proposte di policy a livello nazionale. Le policy, perché possano essere realmente incisive e arrivare ai decision makers anche grazie alle attività di outreach previste dal progetto, saranno poi nuovamente sottoposte allo scrutinio dei cittadini in un secondo momento di confronto -.
Il lavoro svolto a livello nazionale dai vari partner di FETA confluirà nella produzione di un report finale che sarà integrato dagli input della Task Force Europea di progetto, che elaborerà indicazioni per disegnare delle policy per una transizione energetica equa e inclusiva anche sul piano europeo.
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