Indice della pagina:
- Note conclusive
- Video dell’evento italiano di fine progetto e presentazione dell’e-book di sintesi
- Fotografie
>>> Link diretto all’e-book. Una guida di facile utilizzo per gli attivatori di RRI di ecosistemi di innovazione responsabile, l’e-book raccoglie il materiale più rilevante, i report, i prodotti multimediali.
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L’obiettivo perseguito in 30 mesi di lavoro da SMART-map, il progetto di coordinamento e supporto alla ricerca finanziato nell’ambito di Horizon 2020, formalmente conclusosi lo scorso 31 ottobre, è stato portare il concetto e la pratica della Responsible Research and Innovation (RRI) nell’ambito dell’impresa in tre settori innovativi: Precision Medicine, Syntetic Biology e 3D printing applicata alla biomedicina.
SMART-map ha visto Fondazione Giannino Bassetti impegnata in qualità di vice-coordinatore in 7 Paesi europei (Austria, Danimarca, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna, Ungheria) insieme a un consorzio composto da nove partner: Aarhus University (coordinatore del progetto) Central European University, Fondazione Giannino Bassetti, Formicablu srl, The Fraunhofer ISI, Instituto de Medicina Genómica, Manchester Metropolitan University (MMU), University of Manchester, Zentrum für Soziale Innovation GmbH.
Per favorire un approccio RRI da parte delle imprese nell’ambito di Precision Medicine, 3D Printing applicata alla biomedicina e Syntetic Biology, SMART-map si è articolato in varie fasi. Nel corso del suo primo anno, il progetto ha costruito delle occasioni di confronto tra i vari stakeholder di questi tre settori. Questi momenti, basati su un particolare formato di dialogo – l’Industrial Dialogue – hanno portato imprese, pazienti, amministratori, organizzazioni della società civile, investitori, ricercatori attorno allo stesso tavolo per co-progettare degli strumenti in grado di facilitare l’adozione di un approccio responsabile da parte delle aziende.
Complessivamente, sono stati condotti sei Industrial Dialogues – due per ogni settore innovativo – in sei diverse città: Aahrus e Valencia per la Precision Medicine, Milano e Francoforte per il 3D Printing nella biomedicina, Manchester e Budapest per la Syntetic Biology.
Alcuni degli strumenti elaborati durante la fase di co-design dell’Industrial Dialogue sono stati successivamente testati in tre contesti industriali. Fondazione Giannino Bassetti, insieme al Fraunhofer Institute, ha coordinato e condotto il pilot per il 3D Printing in biomedicina. Per questo settore, l’azienda che ha partecipato alla fase di test è stata Sintea Plustek, una PMI milanese che sviluppa soluzioni tecnologiche e impianti in ambito medicale, che aveva partecipato anche alla fase di Industrial Dialogue.
Sintea Plustek, coordinatrice di un altro progetto europeo, SYMBIONICA, ha deciso di estendere l’esperienza del pilot a tutto il consorzio. Due degli strumenti elaborati durante la fase di co-design dell’Industrial Dialogue – il Responsible Research and Innovation training e il multi-stakeholder workshop – sono stati quindi testati all’interno di SYMBIONICA. Nel corso del pilot i partner di questo progetto hanno avuto modo di avvicinarsi al concetto di RRI e, insieme ad altri stakeholder del settore, hanno avviato una discussione per immaginare una nuova certificazione dei device medicali sviluppati attraverso la stampa 3D, basata sul processo anziché sul prodotto. Dal momento che la certificazione in essere da un lato non garantisce la sicurezza delle soluzioni sviluppate e dall’altro è altamente dispendiosa per le aziende, sia in termini di tempo, sia in termini di soldi, obiettivo della discussione è stata l’identificazione di un nuovo approccio in grado di garantire lo sviluppo di standard che assicurino la qualità di questo tipo di device medicali e contestualmente tengano in considerazione anche le dimensioni RRI del 3D Printing. Il tema affrontato è risultato molto attuale e urgente per un pieno sviluppo del settore e le attività connesse al pilot di SMART-map sul 3D Printing sono state citate anche dall’analisi STOA “3D bio-printing for medical and enhancement purposes” pubblicata dall’EPRS (European Parliamentary Research Service), che aveva partecipato alla fase di pilot.
Le attività di pilot sono state condotte anche nei settori della Precision Medicine e della Syntetic Biology: nel primo caso, l’azienda IMEGEN, partner di progetto di SMART-map ha testato l’End User Experience Advisory Panel, mentre nel secondo caso tre enti – Cambridge Consultants, Defence, Science and Technology Laboratory – hanno testato il Repository of Learning Cases.
I risultati ottenuti in queste fasi del progetto sono stati quindi raccolti ed elaborati nelle smart-maps, una per ciascun settore d’innovazione. Output vero e proprio del progetto, le smart-map hanno l’obiettivo di fornire ai vari stakeholder dei suggerimenti concreti su come promuovere i principi dell’RRI e su come metterli in pratica.
Per esplorare i tre settori innovativi anche in modo orizzontale, SMART-map ha dedicato una serie di attività, in capo a Fondazione Bassetti, alle tematiche cross-cutting. Queste sono state indagate attraverso tre workshop multi-stakeholder. Il primo di questi incontri ha esplorato i punti in comune e le differenze tra RRI e altri approcci utilizzati da aziende per portare avanti pratiche di responsabilità sociale (come CSR, social innovation, B-corp, LCA, business inclusivo).
Nel secondo dialogo cross-settoriale, abbiamo affrontato un’altra questione di rilievo per chi si occupa di innovazione responsabile: si parla sempre più spesso di citizen science e il contributo dei cittadini nei percorsi di innovazione anche for profit è evidente. Qual è quindi il giusto compenso per i cittadini che mettono idee, tempo, dati al servizio dell’innovazione? Questa la domanda attorno cui è ruotato il workhop, che ci siamo posti insieme a rappresentanti del mondo dei fablab, dell’associazionismo, della ricerca e dell’impresa.
Infine, l’ultimo dei tre eventi dedicati all’esplorazione degli argomenti che attraversano in modo trasversale Precision Medicine, 3D Printing in biomedicina e Syntetic Biology è stato un workshop di foresight tecnologico svoltosi a Pavia al Congresso IDBN (Italian Digital Biomanufacturing Network), in cui Fondazione Bassetti ha coordinato un’intera sessione, cui hanno partecipato tre progetti europei (SMART-map, Made4You e Fab@Hospital) analizzando le prospettive, i rischi e le opportunità di queste nuove tecnologie, in parte convergenti, in termini di responsabilità.
SMART-map si è avvalso durante i 30 mesi del supporto fondamentale di un Advisory Board, suddiviso in due componenti: gli RRI Angel, che hanno garantito che le varie dimensioni dell’RRI fossero tenute in considerazione durante le varie fasi del progetto, e i Societal Watchdog, che hanno assicurato che il punto di vista della società civile fosse incluso nella stesura e nell’implementazione delle smart-map.
I risultati del progetto sono quindi stati sintetizzati in un e-book – pensato e realizzato dal team di Fondazione Bassetti e scaricabile in formato pdf e epub al seguente link http://projectsmartmap.eu/results/e-book/ – che raccoglie anche molti dei materiali multimediali prodotti durante l’intero corso di SMART-map (video e fotografie prodotte da formicablu e da Tommaso Correale).
Di seguito proponiamo il video della presentazione di lancio dell’e-book, tenutasi presso la sede di Fondazione Bassetti lo scorso 29 ottobre.
Qui le immagini di alcuni momenti del progetto triennale: