La realizzazione dell’improbabile
Trent’anni di Fondazione Giannino Bassetti
Milano, lunedì 18 dicembre, dalle 10.30 alle 13.00
presso MEET Digital Cultural Center – Viale Vittorio Veneto 2, Milano
COMUNICATO STAMPA
Milano, 5 dicembre 2023 – Sarà l’occasione per dare inizio al trentennale di Fondazione Giannino Bassetti l’evento presso il MEET Digital Cultural Center di Milano. L’atto costitutivo della Fondazione Giannino Bassetti risale infatti a marzo 1994. Da allora, scopo della Fondazione è stato promuovere l’esercizio responsabile dell’innovazione, in ambito nazionale ed europeo. Un lavoro pionieristico riconosciuto a livello internazionale che oggi si conferma in tutta la sua potente attualità.
“La raggiunta capacità della tecnoscienza di disvelare non solo conoscenze, ma possibilità reali, è la materia in questione: non la sola legittimazione a poterlo fare. Solo che, quando gli uomini sanno e possono di più, subito si scatena la lotta per stabilire verso quali fini il supplemento di potere così acquisito debba essere utilizzato”, scrive Piero Bassetti nel suo Oltre lo specchio di Alice (Guerini ed.). Righe che sintetizzano l’originalità dell’approccio critico di Piero Bassetti e della Fondazione, che indaga la natura cangiante del sapere e i modi in cui esso modifica il potere. Perché l’innovazione, aggregazione di sapere e potere attuativo, è rischio e insieme opportunità. Conduce in direzioni imprevedibili, nella sfera economica e sociale, nella tecnoscienza e nelle relazioni. Quello che Fondazione Giannino Bassetti da 30 anni definisce realizzazione dell’improbabile
Di seguito il programma della mattinata in dettaglio
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10:00 Welcome coffee
10:30 Introduzione di Maria Grazia Mattei, Fondatrice e Presidente di MEET, in dialogo con Francesco Samorè, Segretario generale di Fondazione Bassetti, e Massimo Russo, giornalista, autore di ‘Statosauri. Guida alla democrazia nell’era delle piattaforme’
10:40 Intervento di Alessandro Fermi, Assessore alla Ricerca di Regione Lombardia
10:45 Lettura dell’attrice, regista e drammaturga Laura Curino da Il Planetarista
11:00 La responsabilità di disporre di un nuovo sapere: Intelligenza Artificiale, Piero Bassetti, Presidente di Fondazione Giannino Bassetti
11:20 IA, generi e generazioni, con Nicoletta Iacobacci, Women’s Brain Project; Guido Romeo, giornalista, Sounding board Fondazione Bassetti; Veronica Barassi, autrice de Figli dell’Algoritmo e Stefano Epifani, Fondazione per la sostenibilità digitale. Modera Margherita Fronte
* Video-saluti da David Guston, Arizona State University
11:50 Un nuovo patto sociale per il lavoro ai tempi dell’Intelligenza Artificiale. Annarosa Pesole, esperta di politiche digitali e del lavoro per la Commissione Europea e le Nazioni Unite
* Video-saluti da Sally Randles, Autrice di De-facto Responsible Innovation
12:00 Saluti istituzionale del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana
12:10 Saluti brevi di personalità della società civile. Maria Cristina Ferradini, Fondazione Amplifon; Felice Scalvini DG di Fondazione Ravasi Garzanti; Mario Ferrario, CEO di Rule of Law & Society; Fiorenzo Galli, Direttore del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci; Massimiliano Tarantino, Direttore della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli; Stefano Micelli, Upskill 4.0
* Video-saluti da Agnes Allansdottir, Università degli Studi di Siena
12:30 Giuseppe Testa, direttore del centro di neurogenomica di Human Technopole
* Video-saluti da René Von Schomberg, University of Aachen
12:40 Horizon Open and Responsible Research and Innovation. Fondazione Bassetti in Europa. Angela Simone, International Initiatives Scientific Coordinator della Fondazione
13:00 Saluti finali e ringraziamenti
13:15 Brindisi
1994- 2024
30 anni di Fondazione Giannino Bassetti
Una storia civile tra innovazione, sapere, potere
“Innovare è il modo in cui sapere e potere si combinano per modificare la storia”. Alcuni anni fa Piero Bassetti rispondeva così alla domanda di ricondurre le sue esperienze a una filosofia ispiratrice. Tutto comincia in realtà nel 1959, con il libro Le redini del potere. Ed è proprio nel rapporto tra sapere e potere, in un mondo profondamente innovato, che si spiega la genesi della Fondazione che dal 1994 si occupa di Responsabilità nell’innovazione, impegnandosi a diffondere la consapevolezza che, in un mondo immerso nell’innovazione, il rapporto tra mezzi e fini non è un tema per soli tecnologi o imprenditori: è l’intera società a doversene fare carico.
Dagli anni Duemila la formula Responsible Innovation si è diffusa negli Stati Uniti, in Unione Europea: nell’ambito dei Programmi Quadro Europei di supporto alla ricerca e all’innovazione, la Fondazione ha partecipato e guidato progetti di citizen e public engagement, co-creazione e Responsible Innovation, coinvolgendo città, regioni e aziende. Oggi coordina Reinforcing, il progetto che svilupperà il central hub europeo della Open and Responsible Research and Innovation.
Si tratti di scienze della vita o di intelligenza artificiale – in merito alla quale Fondazione Bassetti ha precorso i tempi partecipando al forum europeo di etica dell’intelligenza artificiale nel 2017 – l’assunto di partenza è che, quando la capacità innovare è superiore alla capacità di prevederne le conseguenze (impatto sulla società, priorità allocative delle risorse, digital divide) il confronto pubblico sia un processo non solo inevitabile, ma necessario.
Come si legge nel libro Guardare Oltre (Carrocci, 2018) scritto da Francesco Samorè, attuale segretario della Fondazione: “In una fase storica di crisi, senz’altro del mondo occidentale, in cui sono messi in discussione l’appeal della ricchezza (come sola portatrice di status e di senso) e la capacità manageriale e tecnocratica di gestire processi collettivi; in cui l’innovazione spalanca orizzonti di opportunità e di spaesamento, constatiamo ancora una volta che, da sola, la dea ragione non produce etica. Senza etica, va in crisi la politica”. Nasce così la domanda delle domande, l’interrogativo guida di ogni attività della Fondazione: “a quale sapere andrà il potere?”.
La risposta è cercata nei tanti seminari e lectures, nelle attività culturali in alleanza con altre fondazioni e università, nel networking tra istituzioni (la Fondazione è partecipata da Regione Lombardia), comunità scientifica e società civile; attività in cui Fondazione Giannino Bassetti sprona alla presa di parola i protagonisti della ricerca, dell’impresa e delle istituzioni, ovvero i portatori di responsabilità. Perché si tratta, in definitiva, di sancire il primato dell’innovatore sull’innovazione, ché l’innovatore, per primo, deve avere coscienza di operare in un mondo in cui le evoluzioni non sono determinate solo dal suo operato.