Si è svolta la seconda serata del ciclo Essenze di Scienza, realizzato per Cadom da Marta Abbà e Raffaella Musicò (Libreria Virginia e co.), con il supporto di Fondazione Bassetti e Italian Climate Network, in collaborazione con il Comune di Monza, presso il Teatro Binario 7 di Monza. L’incontro è stato suddiviso in quattro parti distinte ma coordinate: “Memorie ed emozioni” con Ottavia Bettucci (chimica), “Creare un farmaco” con Barbara Deodato (esperta di farmacologia), “Salute e clima: le sfide” con Lucia Giannino (esperta di Clima & Salute per Italian Climate Network) e “Una citizen jury per l’AI” con Anna Pellizzone (esperta di innovazione per Fondazione Giannino Bassetti). In questa pagina una sintesi, le riprese video e alcune fotografie.
La chimica del cervello e quella dei farmaci che ci aiutano a stare meglio, la consapevolezza di quanto la crisi climatica possa farci stare peggio ed anche la spinta a non subirne gli effetti ma a chiedere a chi ci governa azioni concrete, e farne a nostra volta di azioni concrete, nel quotidiano ma anche partecipando all’amministrazione del nostro territorio e della nostra società. Sì, si può!
Con un fil rouge scientifico ma sul filo tra scientifico e sociale, l’excursus della serata Essenze di Scienza invita a riflettere su quanto queste “essenze” siano vitali per chiunque. Non solo per chi è appassionato, non solo per chi le studia, non solo per chi ci investe. Vitale è anche poter scegliere di approfondirle, qualsiasi sia la propria identità, la propria area geografica di origine, il proprio genere. È in particolare su quest’ultima discriminazione in atto che l’iniziativa si concentra, rendendo protagoniste scienziate ed esperte donne. Perché ce ne sono tante, ce ne sono di brave, ce ne sono che hanno voglia e capacità di parlare di scienza. In Italia, come in molti altri Paesi, mancano le opportunità per farlo.
Noi le abbiamo create. E allora ecco Ottavia Bettucci, ricercatrice e divulgatrice scientifica, raccontare cosa avviene nel nostro cervello quando si ricorda o non si ricorda, e anche quando ci si innamora. Il suo intervento alza la palla a un prezioso cammeo di Marilena Arena, presidente di Cadom, sul ruolo che i ricordi hanno quando una donna subisce violenza, ma anche quando vuole e riesce a riscattarsi.
Dalla cura dell’anima alla cura del corpo, si passa a Barbara Deodato, medico esperta in tossicologia, che nella serata svela molti segreti del mondo dei farmaci. Un inverso creativo dove conta il lavoro di squadra, un universo in cui c’è bisogno di equità di genere, ma ci stiamo lavorando.
Con Italian Climate Change, Lucia Giannini porta all’attenzione gli impatti che la crisi climatica ha e potrà avere sulla nostra salute e su quella dei tanti diversi abitanti umani del mondo. Scuote, senza terrorizzare, e chiama tutti a fare la propria parte per mitigare effetti negativi che possono nuocerci in prima persona. Anche gli egoisti, non possono girarsi dall’altra parte di fronte alle evidenze scientifiche messe in risalto.
Ma possono farsi sentire, anche da chi li governa, e provare a partecipare al processo decisionale con cui la pubblica amministrazione detta le linee del futuro. Anna Pellizzone esperta di innovazione e società e di comunicazione scientifica, spiega come, con un esempio concreto di progetto realizzato con Regione Lombardia: TRANSFORM. Un progetto che parla di una partecipazione intelligente e guidata, mirata e coerente. Una partecipazione efficace che può prendere il posto della protesta sterile e diventare un nuovo modo per crescere insieme come cittadini. Senza distinzioni e barriere, né politiche, né di ruolo, né di genere. E la serata prova a raccontare percorsi possibili, semina idee, diffonde essenze. Di scienza, per tutti.