I risultati del percorso deliberativo del progetto UE inclusi Programma Strategico Triennale su R&I.
Come ormai noto, viviamo in un momento di crisi per i governi democratici, così come li abbiamo conosciuti sino ad ora: la fiducia tra cittadini e istituzioni è in bilico, il dibattito pubblico è sempre più polarizzato e allo stesso tempo le grandi sfide che dobbiamo affrontare (cambiamenti climatici, pandemia, invecchiamento della popolazione, solo per citarne alcune) hanno bisogno di risposte complesse da parte dei decisori, che richiedono la valutazione e il bilanciamento di diversi punti di vista e una visione di lungo periodo, ben oltre i mandati elettorali (Claudia Chwalisz, Nature, 2021).
In questo contesto, ormai sempre più spesso, le questioni che ci sfidano passano anche da ricerca e innovazione, nel loro duplice ruolo di strumenti per rispondere ai bisogni della società – almeno in modo parziale – e allo stesso tempo di fonti di cambiamenti dirompenti che hanno bisogno di essere valutati attentamente, a tutto tondo, adottando un approccio che sia il più possibile inclusivo dei vari punti di vista presenti nella società e in grado di anticipare gli impatti degli artefatti tecnologici (Pellizzone, Simone, Flash Research su Scienza e Decisioni Pubbliche). Per questo, oggi più che mai, governare in modo responsabile significa in buona parte mettere in pratica i principi e gli strumenti dell’innovazione responsabile, di cui il citizen engagement è una componente fondamentale.
Ed è proprio il coinvolgimento dei cittadini ad essere protagonista di TRANSFORM, il progetto EU H2020 coordinato da Fondazione Giannino Bassetti, che introduce tre differenti metodologie di citizen engagement nel design e nell’implementazione delle politiche di ricerca e innovazione di tre governi regionali europei: participatory research agenda setting in Lombardia, co-creation nella Regione di Brussels-Capitale, citizen science in Catalunya.
In Lombardia, più in dettaglio, grazie a un processo deliberativo che si è svolto nel corso del 2021 e che si è composto di due fasi – un sondaggio somministrato a un campione rappresentativo di cittadini lombardi e un workshop deliberativo – i partner lombardi del progetto (Regione Lombardia e Finlombarda, sotto la guida di Fondazione Giannino Bassetti) hanno raccolto direttamente dalla voce delle persone che abitano il territorio i bisogni alla base del “Programma Strategico Triennale per la Ricerca, l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico” di Regione Lombardia (PST), cioè lo strumento di governance definisce le priorità regionali in ambito ricerca e innovazione.
Il sondaggio ha coinvolto oltre mille persone residenti nella Regione, selezionate in modo da avere un gruppo di partecipanti rappresentativo della popolazione lombarda per età, genere e provincia di residenza. Le risposte, raccolte con il supporto di un’agenzia specializzata in questo tipo di indagini, sono state quindi analizzate da Fondazione Giannino Bassetti e integrate da Regione Lombardia – con il supporto di Finlombarda – nel nuovo PST.
I risultati del questionario hanno fornito informazioni utili sui bisogni dei cittadini (ai primi posti la prevenzione di malattie, la sicurezza e l’accesso a servizi) e del territorio (al centro educazione, lavoro, e riduzione dell’inquinamento), sulle potenziali risposte a tali bisogni (migliori politiche e servizi, coinvolgimento dei cittadini) e sugli attori con cui secondo i partecipanti Regione Lombardia dovrebbe dialogare per disegnare le proprie politiche di ricerca e innovazione (università e centri di ricerca, Governo, cittadini e Comuni).
Sulla base degli input forniti dai partecipanti del sondaggio, ma anche tenendo in considerazione altri fattori fondamentali per garantire l’actionability dei risultati e un impatto il più possibile ampio delle attività partecipative (quali per esempio la rilevanza delle tematiche per Regione o la possibilità concreta di integrare i risultati ottenuti nelle policy regionali) i partner lombardi di TRANSFORM hanno deciso di concentrare la fase successiva del percorso – il workshop deliberativo – sul tema della transizione energetica giusta per tutti, un argomento adatto al confronto con i cittadini per diverse ragioni: la complessità che lo caratterizza, l’importanza della componente sociale della sostenibilità, l’interesse che la transizione ecologica suscita nelle istituzioni europee (Green Deal, Just Transition, etc.), nazionali (PNRR) e regionali.
Non è un caso, infatti, che la politica, nel prendere decisioni che hanno a che fare i cambiamenti climatici, sempre più spesso chieda il supporto dei cittadini, per esempio attraverso le cosiddette climate assemblies (per maggiori informazioni su questo, si veda il sito del KNOCA network). Una tendenza, questa, in qualche modo condivisa dai cittadini lombardi stessi, che nel sondaggio di TRANSFORM hanno espresso la convinzione che l’ascolto del pubblico vada incoraggiato particolarmente sulle questioni che concernono la sostenibilità.
Il workshop deliberativo del progetto TRANSFORM – che si è svolto online per via della pandemia e ha visto la partecipazione di 18 persone, diverse da quelle coinvolte nella survey, e bilanciate per genere, età e provincia di residenza – ha così permesso ai cittadini di esplorare il tema della sostenibilità in tutte le sue dimensioni, con un affondo particolare sulle questioni di giustizia sociale. Questo tipo di metodologia, applicabile su diversa scala e su vari argomenti, consiste in un momento di dialogo strutturato e facilitato da moderatori professionisti, in cui un gruppo ristretto di persone è chiamato a informarsi, discutere ed elaborare delle conclusioni (tipicamente delle raccomandazioni di policy) su una specifica tematica.
La discussione si è composta di sessioni plenarie e di gruppo, e ha portato all’elaborazione di una serie di raccomandazioni nei tre ambiti prioritari identificati dai partecipanti: necessità di riqualificare i lavoratori impegnati nelle filiere delle energie non rinnovabili, ma anche opportunità di nuovi lavori green; difficoltà di informazione e accesso agli incentivi esistenti; problemi connessi al digital divide e soprattutto alla digital literacy della popolazione più anziana.
Anche in questo caso, le considerazioni e le idee emerse nel corso del workshop hanno fornito a Regione Lombardia e a Finlombarda elementi utili per la scrittura del Programma Strategico Triennale (PST) 2021-2023.
Per concludere, è importante evidenziare tra gli impatti del percorso deliberativo di TRANSFORM che i partecipanti al workshop (nel questionario di valutazione somministrato alla fine della giornata) hanno espresso una grande soddisfazione, sia per il formato del dialogo deliberativo, sia per “la possibilità innovativa che la regione Lombardia ha dato ai cittadini di esprimere la propria opinione su una tematica importante come la sostenibilità e la transizione ecologica“, dando una conferma rispetto agli effetti positivi che questo tipo di iniziative – se organizzate in modo appropriato e trasparente – possono avere sul rapporto tra cittadini e istituzioni pubbliche.
RISORSE:
– Per un approfondimento sui principi e le pratiche deliberative, scarica il report OCSE “Innovazione nella partecipazione dei cittadini al decision making pubblico e nuove istituzioni democratiche. Cavalcare l’onda della deliberazione”, tradotto da Fondazione Bassetti nell’ambito del progetto TRANSFORM.
– i risultati del workshop “Transizione energetica giusta per tutti in Lombardia dalla voce dei cittadini” elaborati da Fondazione Giannino Bassetti: leggi o scarica.
– i risultati del sondaggio “I bisogni in Lombardia dalla voce dei cittadini” elaborati da Fondazione Giannino Bassetti: leggi o scarica.
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