Il 4 maggio 2018 negli spazi della mostra-evento “Smart City: Materials, Technologies & People” è stato presentato il libro “Ideas and the Matter. What will we be made of and what will the world be made of?” curato da Giulio Ceppi e Marinella Ferrara.
Nell’ottobre 2014, al fine di identificare l’effettiva evoluzione della relazione tra conoscenza della scienza e design, il Centro di ricerca sulla cultura dei materiali di design del Politecnico di Milano (MADEC) ha avviato un ampio dibattito con una serie di conferenze e seminari aperti dal titolo “Le idee e la materia: di cosa saremo fatti e quali saranno fatto il mondo?”
L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con Fondazione Giannino Bassetti e con Cittadellarte-Fondazione Pistoletto ed è stata condotta parallelamente al Final Synthesis Design Studio del corso di Interior Design (anno accademico 2014/2015) coordinato da Giulio Ceppi, con Fortunato D’Amico, Massimo Facchinetti e Francesco Samorè, in qualità di facilitatore dei dibattiti nei seminari. Molti altri professori e studiosi di diversi dipartimenti del Politecnico di Milano hanno preso parte alle conferenze in qualità di discussants, migliorando così il dibattito pubblico.
Di questo intenso laboratorio abbiamo pubblicato molto materiale video (Le idee e la materia: Estensione, Inclusione, Osmosi) e la presentazione del libro che ne fa un sunto non poteva mancare. L’evento, inoltre, è stato occasione per una tavola rotonda con alcuni dei protagonisti del progetto.
In questa pagina trovate i video della presentazione e della tavola rotonda, una breve presentazione del MADEC estratta dall’introduzione del volume e alcune fotografie della serata.
- Parte 1:
Saluti e benvenuto: Rodrigo Rodriquez, presidente Material Connexion
Introduzione dei curatori del libro: Giulio Ceppi e Marinella Ferrara, MADEC/Politecnico di Milano - Parte 2:
Tavola rotonda
Giampiero Bosoni, Politecnico di Milano
Clino Trini Castelli, CDMilano
modera Fortunato D’Amico, curatore e critico - Parte 3:
Tavola rotonda
Michelangelo Pistoletto, Cittadellarte
Francesco Samorè, Fondazione Giannino Bassetti
modera Fortunato D’Amico, curatore e critico
La ricerca di Madec è al centro del concetto di Material Design Culture, definito all’inizio della ricerca come “il tutto che include conoscenza, credenze, etica, abitudini e qualsiasi altra competenza acquisita nel rapporto tra design e materiali” (Ferrara & Lecce, 2015a).
Material Design Culture si basa sull’adozione, interpretazione e invenzione di progressi tecnici materiali, al fine di sviluppare opportunità tecnologiche e scientifiche per attività produttive. Si occupa di rendere le esperienze umane – con oggetti e ambienti – più significativi, ricchi e gratificanti. La cultura del design dei materiali è molto ricca in Italia, grazie alla sapienza degli artigiani, alla qualità dell’industria manifatturiera, e grazie anche al diffuso dibattito sulla qualità stessa del design.
Partendo dai concetti chiave di Material Design Culture, e considerando il contesto culturale italiano all’interno del quale Madec è stata concepita e opera, la ricerca fondativa è stata organizzata in due fasi.
La prima fase si è incentrata sull’identificazione della cultura del design dei materiali in Italia attraverso uno studio retrospettivo storico. Partire dal passato studiando le pratiche consolidate del design italiano, è stata una strategia utile per comprendere a fondo lo specifico approccio italiano “per interpretare i materiali generando innovazione“, sia in termini linguistici e di implementazione, sia attraverso la sua evoluzione nel contesto internazionale.
La seconda fase di ricerca di Madec, di cui questo libro è il compendio, si è incentrata sulla prospettiva progettuale futura dell’evoluzione della Material Design Culture sulla base della percezione emergente del mondo che sta affrontando uno scenario sempre più complesso di progressi scientifici, problemi socio-economici e sfide.
Nella stessa cornice della mostra “Smart City: Materials, Technologies & People”, pochi giorni dopo è stato presentato il paper della Fondazione Giannino Bassetti “Responsibility driven design for the future self-driving society” che analizza l’avanzata delle tecnologie ‘driverless’ e si interroga su come questo fenomeno tecnologico impatterà la società del futuro.
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