Nel dicembre del 2017 è stato varato il Foro Regionale per la Ricerca e l’Innovazione chiamato, con compiti consultivi, propositivi e informativi, a supportare la Regione Lombardia in tutte le decisioni e gli ambiti interessati dall’innovazione.
La piattaforma Open Innovation sta dedicando una serie di interviste ai membri che costituiscono il Foro ed avendo Fondazione Bassetti partecipato alla valutazione delle candidature, abbiamo deciso via via di segnalarle ai nostri affezionati lettori.
Guido Romeo è giornalista scientifico, attivista civile, esperto di Open Data; americano di nascita, da anni residente in Italia, Romeo ha fondato l’associazione Diritto di sapere ed è stato tra i primi promotori dell’introduzione in Italia del FOIA, Freedom of Information Act. È science editor in chief del progetto europeo REIsearch per la creazione di una piattaforma di dialogo tra istituzioni, ricercatori e cittadini sugli impatti sociali delle tecnologie emergenti e coordina AI4People, il primo forum europeo di etica dell’intelligenza artificiale. Il dialogo sui temi tecnologici è tutto da riannodare, spiega, grazie anche a strumenti come il Foro lombardo. Mentre sul fronte della legislazione avverte: ai giganti del web occorre fornire un quadro etico e giuridico che anticipi le loro mosse e dia certezze.
Le domande poste nell’intervista:
- Romeo, dal giornalismo ai progetti europei: ci racconta anzitutto il suo percorso?
- Da questo osservatorio a livello europeo, che novità segnala sul fronte dell’innovazione?
- Le istituzioni che ruolo giocano e possono giocare?
- … Insomma le regole devono tenere insieme esigenze di innovazione e tutela dei cittadini?
- Ci sono già esempi di una simile riflessione sulle conseguenze a lungo termine delle scelte di innovazione tecnologica? Il Foro lombardo può rientrare tra questi?
- Quali rischi comporta un’innovazione portata avanti da eccellenze isolate, senza un’informazione e una discussione che coinvolgano un pubblico ampio?
- Senza un confronto costante si rischia anche un divario tra cittadinanza e attori dell’innovazione?
Leggi l’intervista nella piattaforma di Open Innovation.
—————