Nel dicembre del 2017 è stato varato il Foro Regionale per la Ricerca e l’Innovazione chiamato, con compiti consultivi, propositivi e informativi, a supportare la Regione Lombardia in tutte le decisioni e gli ambiti interessati dall’innovazione.
Stiamo seguendo le interviste che la piattaforma Open Innovation sta dedicando ai membri che costituiscono il Foro. È la volta di Francesco Lescai, professore associato in Genetica Umana e Bioinformatica presso la Danese Aarhus University.
All’attività scientifica e didattica Lescai affianca quella di comunicazione della scienza e di RRI, Responsible Research and Innovation. Coordinatore del progetto europeo SMART-map (Horizon2020) per l’integrazione della RRI nel contesto industriale dei settori di Precision Medicine, Biologia Sintetica e 3D Printing in Biomedicina, Lescai è anche presidente del Collegio dei Probiviri dell’Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani.
Le domande poste nell’intervista:
- Professor Lescai, lei è un pioniere della bioinformatica: qual è stata la sua formazione?
- Nella sua esperienza, su che basi poggia lo sviluppo della medicina di precisione?
- Dunque la medicina di precisione rischia di non dare i risultati sperati, se non si adegua l’intero sistema sanitario?
- Quanto pesa, sul consenso informato dei cittadini, il timore che questi dati possano essere usati per scopi commerciali?
- Quali Paesi stanno investendo di più sul fronte della Precision Medicine? A che punto è Italia?
- In questo quadro, che contributo può arrivare da un organismo inedito come il Foro lombardo per la ricerca e l’innovazione? Pensa sia un modello esportabile in altre regioni?
Leggi l’intervista nella piattaforma di Open Innovation.
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