Tra aprile e giugno 2017 si è svolto un ciclo di seminari dal titolo “Globalizzazione: tra storia e teoria politica” a cura del Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con l’associazione Globus et Locus, la rivista “Glocalism: Journal of Culture, Politics and Innovation” e la Fondazione Giannino Bassetti.
Rendiamo disponibili le riprese e le sintesi dei principali interventi (vedi il programma dell’intero ciclo oppure tutti gli articoli relativi al progetto)
Il seminario dal titolo “Immigrazione: riflessioni di etica pubblica” tenuto da Roberta Sala, ha affrontato il problema dell’immigrazione all’interno della tensione fra ideali di natura morali e i concreti vincoli di realtà.
Oltre ai video, più in basso, potete trovare la sintesi dell’incontro.
Sintesi (a cura di Martino Gilli)
Inquadrare il problema dell’immigrazione all’interno della tensione fra ideali di natura morali e i concreti vincoli di realtà, nel solco del realismo metodologico, è l’oggetto della lezione di Roberta Sala.
Affrontare questa questione, spiega Sala, vuol dire innanzitutto porre il problema della definizione della cittadinanza, dell’appartenenza politica, seppure in modo nuovo rispetto alla classica tradizione contrattualistica di età moderna. Se infatti, nel pensiero liberale, è il contratto a porre in essere lo stato stesso, oggi chi emigra arriva all’interno di realtà istituzionali generalmente ben consolidate. Per uscire dall’empasse creato dalle legislazioni oggi diffuse riguardo alla trasmissione della cittadinanza per via ereditaria – ius soli e ius sanguinis, che assumono l’idea della cittadinanza come bene scarso – Sala espone una teoria che inizia a prendere piede fra gli studiosi: l’idea dello ius nexi. Essa prevedrebbe appunto una cittadinanza non più ereditata ma che nasca bensì dall’agire all’interno di una particolare comunità e dai legami che ne nascono.
Superare l’arbitrarietà morale derivante dal nascere in un determinato luogo è alla base dell’ideale di cosmopolitismo di matrice kantiana, che si oppone invece all’esaltazione dei confini in quanto fondativi delle comunità, di un’opposta corrente di pensiero.
I due diversi ideali devono tuttavia scontrarsi ambedue con le limitazioni del reale.
Infatti, da un lato, l’idea di ospitalità kantiana e di un governo federale globale – esposta nel “Trattato sulla Pace Perpetua” – deve confrontarsi tanto con una pluralità di inconciliabili opinioni quanto con la scarsa auspicabilità pratica che davvero tale ideale venga perseguito fino in fondo: le considerazioni di utilità e di efficacia, spiega Sala, sono fondamentali nell’etica pubblica.
Dall’altro invece, chi sostiene l’importanza del mantenimento e del rafforzamento dei confini deve fare i conti sia con il ristrutturarsi delle identità locali all’interno della globalizzazione sia con l’arbitrarietà che deriva dal rendere la “sorte” di un uomo anche il suo “destino”, usando le parole di Hannah Arendt.
La complessità del problema emerge dunque chiaramente esplicitando la non conciliabilità fra ideali e datità. Tuttavia, per affrontarlo correttamente – sottolinea Sala – dobbiamo riconoscere che non si tratta di una questione di benevolenza o compassione, bensì di giustizia.
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Indice dei dieci seminari:
- Globalizzazione: percorso storico di lunga durata – Patrizia Fazzi, Università degli Studi di Torino
- Stato e globalizzazione – Sabino Cassese, Scuola Normale Superiore, Pisa (con interventi di Piero Bassetti, Valerio Onida e Antonio Padoa Schioppa)
- Globofobia e globofilia: interpretazioni a confronto – Elia Zaru, Università degli Studi di Milano
- Il contratto urbano tra Leviatano e globalizzazione – Paolo Perulli, Università del Piemonte Orientale
- Creolizzare la metodologia. Connettere mondi glocali – Giampietro Gobo, Università degli Studi di Milano
- Immigrazione: riflessioni di etica pubblica – Roberta Sala, Università Vita-Salute San Raffaele
- Globalizzazione e innovazione: quale rapporto? – Francesco Samorè, Fondazione Giannino Bassetti
- La trasformazione dello spazio nell’era della globalizzazione: una doppia relativizzazione? – Marco Caselli, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- A Theory of Global Politics: From the Holocaust to the Present Day – David Held, Durham University
- Presentazione dei paper e conclusioni – Piero Bassetti, Patrizia Fazzi, Francesco Samorè
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