Tra aprile e giugno 2017 si è svolto un ciclo di seminari dal titolo “Globalizzazione: tra storia e teoria politica” a cura del Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con l’associazione Globus et Locus, la rivista “Glocalism: Journal of Culture, Politics and Innovation” e la Fondazione Giannino Bassetti.
Rendiamo disponibili le riprese e le sintesi dei principali interventi (vedi il programma dell’intero ciclo oppure tutti gli articoli relativi al progetto)
L’introduzione al ciclo è stata affidata a Patrizia Fazzi, curatrice del programma con Davide Cadeddu: “Globalizzazione: percorso storico di lunga durata”. Dopo il video, in questa pagina, la sintesi dell’incontro.
L’intervento di Patrizia Fazzi ha avuto un carattere introduttivo: si è soffermata dapprima su due definizioni di globalizzazione, una categoria del presente che continua ad alimentare un vivace dibattito dentro e fuori il mondo accademico per poi affrontare l’argomento da una prospettiva storica in modo da fornire una cornice dentro la quale collocare gli argomenti relativi alle singole lezioni.
Data la natura laboratoriale degli incontri, il seminario è stato impostato partendo da tre gruppi di domande.
Il primo è stato questo: la globalizzazione si guadagna davvero un posto tra i concetti che segnano una profonda cesura storica, tanto da giustificare l’inizio di una nuova epoca, di un’epoca globale o di una seconda modernità? La globalizzazione è un “metaconcetto” che include tutti i processi della modernità? Si tratta di qualcosa di radicalmente nuovo, in grado di liberare forze trasformatrici che non erano presenti in epoche precedenti, oppure la globalizzazione può essere intesa come la risultante di processi storici in atto già da lungo tempo?
Dopo aver individuato quattro ambiti specifici di ricerca storica, utili per la ricostruzione della storia della globalizzazione, Patrizia Fazzi è passata alla seconda domanda: se alcuni ambiti di storia settoriale sono utili per la ricostruzione della storia della globalizzazione, quale strada possiamo percorrere per giungere a una visione globale?
L’intervento si è chiuso con un terzo blocco di domande. Quali filoni storiografici sono fondamentali per accostarsi alla preistoria della globalizzazione? Come si può ricostruire la globalizzazione in una prospettiva dall’alto? Quale itinerario possiamo intraprendere se si vuole privilegiare la prospettiva dal basso?
Sintesi: (a cura di Martino Gilli)
Patrizia Fazzi introduce la serie di seminari affrontando la problematica storiografica della globalizzazione come processo storico di lunga durata, inteso in opposizione a una visione della globalizzazione come brusca e quasi improvvisa scissione.
A chi si fa portatore di questa seconda posizione, che esalta la novità e l’unicità della contemporanea società dell’informazione, Fazzi contrappone un’importante e variegata letteratura storica e sociologica che sottolinea invece il cambiamento continuo, mai interrottosi, delle interconnessioni fra società: queste interconnessioni possono essere fatte risalire molto indietro nel tempo.
Addirittura Gunder Frank, viene evidenziato, argomenta l’esistenza di un sistema di scambi, non solo commerciali, africano-euroasiatico risalente al quarto millennio a.c.
Indubbiamente, evidenzia Fazzi, possono esserci momenti di de-globalizzazione nel breve e medio periodo legati, per esempio, alla “politicizzazione del globalismo” o alla volontà di potenza di particolari stati nazionali. Eventi come l’ondata protezionistica degli anni settanta del diciannovesimo secolo, la crisi finanziaria del ’29 o le due guerre mondiali causarono un forte rallentamento e anche un’inversione di marcia nel processo di sempre maggiore interdipendenza fra le economie e le società globali. Tuttavia, ciò che prevale a livello di analisi storiografica, se si è in grado di cogliere la lunga durata nel suo complesso, è la continuità della globalizzazione del passato con quella contemporanea.
Lo strumento che ci permette di fare questo necessario passo indietro per cogliere la complessità globale nella giusta prospettiva è, nell’esposizione di Fazzi, la World History.
Nata negli anni ’80 in ambiente accademico anglosassone con principale esponente William MacNeill, questa nascente corrente storiografica è l’unica in grado di analizzare ed esplicitare quei processi che hanno dato origine, nel lungo periodo al tipo di società e processi produttivi che oggi ci sforziamo di comprendere. Per comprendere tali forze è necessario scegliere nuove unità di analisi, andando oltre lo stato-nazione e il sistema di relazioni che seguì la pace di Westfalia del 1648.
Patrizia Fazzi
Patrizia Fazzi è docente a contratto presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino e insegnante di materie letterarie nei licei, si occupa in particolare di didattica della storia.
Tra le pubblicazioni si segnalano: Globalizzazione e migrazioni. Breve storia dall’età moderna a oggi, Franco Angeli, Milano 2015; Migrazioni e trasformazione sociale in Italia. Dall’età moderna a oggi, FrancoAngeli, Milano 2008; in collaborazione con il Dipartimento di Scienze sociali dell’Università di Torino: Il Movimento degli obiettori alle spese militari in Italia, in Anna Anfossi, Tharailath Koshy Oommen (a cura di), Azioni politiche fuori dei partiti, FrancoAngeli, Milano1997.
Tra i saggi: Sviluppo globale, crisi globali: un percorso economico nella storia della contemporaneità, in «Novecento.org. Didattica della storia in rete», Rivista dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, n. 8, 2017; L’Ucraina e la “nuova spartizione” dell’Europa nel ventunesimo secolo, in «Storia e Futuro», n. 43, 2017; Narrare la storia: la lezione di Jerzy Topolski, in «Diacronie. Studi di Storia Contemporanea», n. 22, 2015; La guerra in Cecenia: un nazionalismo mai sopito, in «Giano», Istituto per la diffusione e la valorizzazione della cultura scientifica, n. 22, 1996.
Recenti contributi sulla didattica della storia sono consultabili nella rivista «Storia e Futuro. Rivista di storia e storiografia on line».
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Indice dei dieci seminari:
- Globalizzazione: percorso storico di lunga durata – Patrizia Fazzi, Università degli Studi di Torino
- Stato e globalizzazione – Sabino Cassese, Scuola Normale Superiore, Pisa (con interventi di Piero Bassetti, Valerio Onida e Antonio Padoa Schioppa)
- Globofobia e globofilia: interpretazioni a confronto – Elia Zaru, Università degli Studi di Milano
- Il contratto urbano tra Leviatano e globalizzazione – Paolo Perulli, Università del Piemonte Orientale
- Creolizzare la metodologia. Connettere mondi glocali – Giampietro Gobo, Università degli Studi di Milano
- Immigrazione: riflessioni di etica pubblica – Roberta Sala, Università Vita-Salute San Raffaele
- Globalizzazione e innovazione: quale rapporto? – Francesco Samorè, Fondazione Giannino Bassetti
- La trasformazione dello spazio nell’era della globalizzazione: una doppia relativizzazione? – Marco Caselli, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- A Theory of Global Politics: From the Holocaust to the Present Day – David Held, Durham University
- Presentazione dei paper e conclusioni – Piero Bassetti, Patrizia Fazzi, Francesco Samorè
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