Il prossimo 9 maggio, presso la sede di Fondazione Giannino Bassetti, il professore Jos Malda dell’Università di Utrecht presenterà il suo lavoro e farà una panoramica sullo stato dell’arte del 3D printing in biomedicina.
Jos Malda dirige un gruppo di ricerca multidisciplinare impegnato nella biofabrication e nella progettazione di biomateriali, utilizzati soprattutto nella rigenerazione di cartilagini e ossa.
Il suo team sta infatti portando avanti numerose ricerche per sviluppare una nuova tecnologia rigenerativa per riparare le articolazioni danneggiate, in particolare nel ginocchio. Malda lavora all’interno di varie dipartimenti di medicina umana e veterinaria dell’Università di Utrecht per studiare l’usura delle articolazioni, animali e umane.
Suoi sono anche gli studi pioneristici sulla progettatazione e sviluppo di specifici macchinari per la stampa 3D di cellule viventi, così da ricreare dei veri e propri “pezzi di ricambio” che possono essere trapiantati. Il suo gruppo di ricerca è particolarmente attivo nello sviluppo di bioinks, materiali che possono essere stampati in 3D e che funzionino come impalcatura per facilitare la produzione di strutture cellulari complesse, come i tessuti e gli organi.
L’anno scorso, il Prof. Malda è stato insignito del Premio Nanonica, assegnato ogni anno da Nanonica Europe S.L. allo studio “breakthrough” nel campo delle nanotecnologie. Nel 2015 il premio è stato integrato con la Responsible Research and Innovation Special Mention, grazie alla collaborazione tra Nanonica e Fondazione Giannino Bassetti.
Malda ha anche vinto il prestigioso ERC Consolidator Grant ed è Presidente dell’International Society for Biofabrication.
La Fondazione Bassetti è felice di invitare tutti coloro che possano essere interessati al dialogo con il Prof. Malda che si terrà presso la sede di via Barozzi 4, il 9 maggio alle 18.30. L’evento è gratuito e aperto a tutti.
La lecture pubblica precede il Key Note Speech che Malda terrà la mattina successiva presso Fondazione Giannino Bassetti, in occasione dell’Industrial Dialogue sulla stampa 3D in biomedicina. L’evento rappresenta una tappa cruciale di SMART-map, il progetto Horizon2020 che ha come obiettivo l’integrazione dellla Responsible Research and Innovation nell’ambito industriale in tre settori chiave: la biologia sintetica, la precision medicine e la stampa 3D in biomedicina.
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