Con la legge “Lombardia è Ricerca e innovazione” la Regione introduce – fin dall’articolo 1 – la Responsabilità nell’innovazione. Ne abbiamo parlato il primo marzo, durante la visita in Fondazione del presidente Roberto Maroni e dell’assessore Luca Del Gobbo.
Temi ormai “emersi” ma ancora difficili da maneggiare per cittadini e istituzioni – come la società dell’algoritmo, la roboetica, il rapporto tra sanità, innovazione e finanza, la cybersecurity, le neuroscienze – mostrano che l’opinione pubblica si pone con sempre maggiore urgenza quesiti che hanno costituito, negli ultimi due decenni, il programma di lavoro di Fondazione Bassetti.
Siamo nati per diffondere la consapevolezza che l’impatto dell’innovazione sulla storia chiama in causa la categoria di responsabilità. Nel 1994 il nostro primo statuto affermava l’obiettivo «di creare attorno al ricordo di un antesignano – Giannino Bassetti – una nuova e aggiornata consapevolezza, un nuovo e diffuso senso di responsabilità sociale, civile, politica, tra chi innova». Oggi vediamo il concetto di innovazione responsabile (Responsible Research and Innovation) affermarsi soprattutto in Europa e negli Stati Uniti, e venire raccolto da Regione Lombardia. A seguito della deliberazione N° X / 5330 (seduta del 27/06/2016)(scarica pdf), la Regione ha aderito alla Fondazione e il suo Presidente la rappresenterà nel Collegio dei partecipanti.
All’incontro in via Barozzi hanno partecipato anche il direttore generale Università, Ricerca e Open Innovation, Roberto Albonetti, i nostri fondatori Andreina e Piero Bassetti, il vicepresidente della Fondazione Gianfelice Rocca, i membri del comitato dei garanti e del consiglio di gestione.
Alcune immagini della giornata:
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