(Le pillole sono visibili anche nel nostro account in Vimeo.)
1966, La lenta corsa verso auto più sicure. “La tecnologia c’era, la società ancora no”. Quinta pillola d’innovazione.
Massimiano Bucchi questa volta dedica un poco di tempo in più per raccontare una pillola di innovazione che sottolinea la complessità degli attori messi in gioco da una innovazione. Quali sono le forze che partecipano o resistono al cambiamento, il ruolo delle individualità e delle dinamiche di mercato, di governo e di ricerca: un calderone che ha i suoi tempi e in cui le decisioni incidono ma non sempre sono risolutive.
Dalla constatazione che viaggiare in auto era cosa pericolosa, alla realizzazione di accorgimenti tecnici per la protezione dei viaggiatori e policy adatte alla circolazione è passato più di mezzo secolo; anche oggi i problemi posti dalle silenziose auto elettriche e dai mezzi driveless, sembra non possano avere una risposta in tempi brevi.
Questa pillola d’innovazione si aggiunge a una piccola serie registrata in occasione della recente pubblicazione del libro di Bucchi “Per un pugno d’idee“, Bompiani Editore. Il retro di copertina recita: “Dalla Moka al Kalashnikov, dal mouse allo spaghetti western: quando a cambiare il mondo è una idea semplice ma travolgente”. Una raccolta di quasi cinquanta innovazioni.
Abbiamo chiesto all’autore di raccontarcene alcune, quelle in cui risultasse evidente la rete delle responsabilità messe in gioco dalle invenzioni, o dalle scoperte, che diventano innovazione, realizzazione dell’improbabile.
Massimiano Bucchi è professore di Scienza, Tecnologia e Società e di Comunicazione, Scienza e Tecnica all’Università di Trento ed è stato visiting professor in numerose istituzioni accademiche. Per il convegno “Milano tra ricostruzione e globalizzazione. Dalle carte dell’archivio di Piero Bassetti” (i cui atti sono pubblicati, in un libro dallo stesso titolo, da Rubbettino nel 2011), ha curato la parte riguardante la Fondazione Giannino Bassetti.
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