(Le pillole sono visibili anche nel nostro account in Vimeo.)
Nella piccola serie di Pillole di Innovazione non potevamo esimerci dal chiedere a Massimiano Bucchi di parlarci della bomba atomica, anzi di introdurci al racconto approfondito che ne fece, ormai quasi un anno fa, con il libro e il reading musicale titolati “Il diavolo non gioca a dadi. Da Einstein a Hiroshima”.
Perché Albert Einstein ricevette il premio Nobel solo nel 1922, e non per la Teoria della relatività? Perché non andò a ritirarlo a Stoccolma dalle mani del Re di Svezia in occasione dell’abituale cerimonia? Quale filo lega un’aspra disputa tra due autorevoli membri dell’Accademia Reale delle Scienze di Svezia con gli intrecci tra scienza e politica tra le due guerre e con il progetto e la realizzazione della prima bomba atomica? Grazie a una documentazione parzialmente inedita, frutto di ricerche originali presso l’Accademia Reale delle Scienze di Svezia, Massimiano Bucchi dà vita a un racconto affascinante che si snoda dal 1905 al 1945, tra Stoccolma, Berna, Londra, Berlino e Long Island. Fino al tragico epilogo della Seconda guerra mondiale: la bomba atomica sganciata su Hiroshima.
Potete scaricare l’e-book per 0,99€ o vedervi l’intero reading, tenuto in occasione del settantesimo anniversario della prima bomba atomica e della tragedia di Hiroshima, nella stupenda cornice del MUSE di Trento.
Massimiano Bucchi è professore di Scienza, Tecnologia e Società e di Comunicazione, Scienza e Tecnica all’Università di Trento ed è stato visiting professor in numerose istituzioni accademiche. Per il convegno “Milano tra ricostruzione e globalizzazione. Dalle carte dell’archivio di Piero Bassetti” (i cui atti sono pubblicati, in un libro dallo stesso titolo, da Rubbettino nel 2011), ha curato la parte riguardante la Fondazione Giannino Bassetti.
—————