Nei due precedenti articoli abbiamo accennato ai benefici della robotica nell’ambito medico, andando parimenti ad evidenziare la non sostenibilità economica di tali pratiche all’interno del Sistema Sanitario Nazionale Italiano.
Nell’indagine successiva – che trova spazio nel presente contributo – abbiamo monitorato e sondato l’ambito internazionale dei produttori industriali che fabbricano tali attrezzature e che si trovano a dover “fare i conti” con i limiti imposti dai Paesi, in specie quelli che – come l’Italia – hanno piani di rientro economico in alcune delle proprie Regioni.
Il quesito che ha mosso la nostra interrogazione è stato: esistono buone pratiche che potranno nel breve termine rappresentare il punto di equilibro tra il vantaggio del risultato e il costo di tale vantaggio?
Nel novero dei differenti casi esaminati quello di Telelap Alf-X marcia nella direzione delle buone pratiche, in quanto si tratta di un sistema per la chirurgia robotica di nuova generazione che è il risultato di anni di ricerche avanzate promosse da Sofar Spa in collaborazione con il Centro di ricerca della Commissione europea (JRC).
Il sistema robotizzato è multi-porte, offre ai pazienti i benefici della chirurgia robotica dotando i chirurghi delle tecnologie innovative (eye tracking, feedback tattile, etc.) e, soprattutto, utilizza strumenti riutilizzabili. Tale procedura può consentire agli ospedali di offrire la tecnologia più avanzata con relativi bassi costi operativi.
Il sistema è stato apprezzato da subito su scala internazionale, tanto che non è appena ne è arrivata notizia negli uffici californiani del quartiere generale della TransEnterix (produttore statunitense di dispositivi medici) in pochi mesi è stata acquisita la tecnologia.
Abbiamo domandato al Presidente e Ceo di TransEnterix, Todd M. Pope, di spiegarci il senso di tale innovazione e come e dove si trova il punto di equilibrio tra la sfida clinica e quella economica e Mr. Todd Pope ha risposto come segue: «Mentre i vantaggi tecnici della chirurgia robotica sono chiari, è anche evidente che i sistemi sanitari sono preoccupati sia dal costo sia dalle procedure per la chirurgia robotica. Il robot ALF-X è stato sviluppato per affrontare questi temi, fornendo tecnologia avanzata all’interno di un paradigma di economia responsabile. In precedenza, la maggior parte degli strumenti chirurgici robotici erano settati per il monouso o per un uso limitato, pertanto il costo doveva essere ripetuto per ogni procedura di intervento chirurgico (Testo originale della risposta: While the technical benefits of robotic surgical are clear, it also clear that health systems are concerned with both the capital and procedure cost of robotic surgery. ALF-X Robotic Surgery was developed to address these trade-offs by providing advanced technology with responsible economics. Previously, the majority of surgical robotic instruments were disposable or limited use and this added cost to every procedure)».
Alla domanda successiva sull’impatto di tale innovazione all’interno degli ospedali il Ceo di TransEnterix ha introdotto il tema della “linea robotizzata”: «Ora con questa innovazione gli ospedali possono garantire un servizio di linea robotizzata e parallelamente un efficace gestione dei costi operativi dovuta a strumenti riutilizzabili. Ad esempio con il sistema ALF-X è possibile offrire un trattamento in serie che applica costi simili alla laparoscopia standard per ogni singolo intervento. Tale cambiamento economico nei costi operativi permette di espandere il mercato attuale per la robotica chirurgica (Testo originale della risposta: Now with ALF-X, hospitals can now provide a robotic service line while effectively managing operative costs due to ALF-X reusable instruments. ALF-X reusable instruments and standard reprocessing pathway allow for per case costs similar to standard laparoscopy. This economic shift in operating costs gives us the opportunity to expand the current market for surgical robotics)».
Sempre all’interno degli ospedali si apre lo spazio ad altre e ulteriori implementazioni sulla “linea robotizzata”, che come documentano le parole conclusive del Ceo di TransEnterix sono i prossimi sviluppi attesi: «Aspiriamo a ridefinire la robotica come un pilastro potenziale tecnologico che attraversa molte procedure, piuttosto che limitare la sua applicabilità alle singole aree ad alto rimborso (Testo originale della risposta: We aspire to redefine robotics as a potential mainstay technology across many procedures rather than limiting the applicability only to high reimbursement areas, and across many health systems as well)».
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