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Partendo da progetti digitali, la tecnologia che realizza oggetti di straordinaria complessità – dagli edifici agli strumenti biomedicali – è uscita dai garages dei primordi per diventare fenomeno collettivo. L’evento Makers, dalla bottega leonardesca all’artigiano digitale, nel palinsesto di Wave. Come l’ingegnosità collettiva sta cambiando il mondo, si è svolto il 9 giugno 2015 nella cornice di Polifactory, appena inaugurata dal Politecnico di Milano per coniugare stampanti 3D e saperi artigiani, un viaggio attraverso l’impatto culturale e istituzionale del movimento maker.
Si è parlato di ingegnosità collettiva, che è un altro modo di dire innovazione bottom-up.
A secondo delle interpretazioni qualcuno può pensare che l’innovazione sia sempre stata bottom-up, ma ciò che qualifica il periodo che stiamo vivendo è che in moltissimi settori, tendenzialmente dialoganti fra loro, gli strumenti dell’innovazione non sono più patrimonio di pochi: c’erano alcune innovazioni che stavano nelle mani soltanto di alcuni, non solo per concentrazione di potere ma anche per concentrazione di capitale, e che oggi invece sono patrimonio di molti.
Però attenzione: identificare i nuovi modelli di produzione con la stampa 3d può generare un grave problema di percezione. La manifattura additiva non sta costituendo un nuovo ordine mondiale, ma nella complessità tecnologica e organizzativa della produzione attuale, alcuni elementi di manifattura digitale, che includono tecniche che hanno più di settant’anni, possono essere configurate con altre tecnologie, che sono quelle di comunicazione e interazione, per generare filiere di produzione e modelli di produzione che sono nuovi.
Ciò coinvolge anche i temi del lavoro nella città, dell’abilitazione – far venire fuori e accompagnare le forme di ingegnosità collettiva che sono nuove e quindi vanno riconosciute – e il tema dei nuovi modi di lavorare: co-creare, condividere, includere, attivare una economia circolare. Maker.
La registrazione dell’incontro è stata suddivisa in quattro parti:
1. Introduzione di Francesco Samorè (Fondazione Giannino Bassetti), apertura di Stefano Maffei (Polifactory – Politecnico di Milano) e interventi di Enrico Annacondia (UCIMU – Responsabile AITA – Associazione Italiana Tecnologie Additive) e Mauro Colombo (Confartigianato Varese – FaberLab Varese)
2. Interventi di: Francesco Samorè (Fondazione Giannino Bassetti), Giancarlo Orsini (Open Biomedical Initiative) e Stefano Maffei (Polifactory – Politecnico di Milano)
3. Interventi di Cristina Tajani (Assessore allo sviluppo economico, Università e ricerca del Comune di Milano) e Paolo Zanenga (Diotima Society)
4. Intervento di Paolo Manfredi (Responsabile Innovazione Digitale di Confartigianato)
e Dibattito
Qui sotto qualche fotografia dell’evento:
(Le fotografie sono visibili anche nel nostro account in Flickr.)