Siamo immersi in un grande laboratorio collettivo. Mentre la società domanda più coinvolgimento nei processi di produzione scientifica, la tradizionale comunicazione pubblica della scienza si trasforma in public engagement. I cittadini hanno gli strumenti per diventare protagonisti, co-produttori di sapere insieme agli scienziati. I ricercatori sono pronti a questo cambio di paradigma? E quali sono gli esempi italiani di citizen science? Un dibattito ispirato dal progetto Responsible Research and Innovation Tools (RRI), il cantiere aperto per coinvolgere i cittadini europei nei processi di innovazione e una lecture di Giuseppe Testa, Professore di Biologia Molecolare all’Università di Milano e Direttore del Laboratorio di Epigenetica delle Cellule Staminali dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO).
La comunicazione della scienza sta cambiando. Il report finale, a lavoro concluso, che veniva fatto dai ricercatori di fronte ad altri studiosi ma anche con incontri di divulgazione al pubblico, si è visto che non poteva più bastare. Si è quindi arrivati al public engagement, cioè il coinvolgimento di specialisti ad interagire con non specialisti durante lo sviluppo e il percorso di ricerca.
Ora si è cominciato a notare che anche il public engagement sta mutando: si sta passando ad una vera e propria co-creazione della conoscenza scientifica con la partecipazione attiva dei cittadini a tutte le parti del percorso scientifico, dalla decisione degli argomenti di cui si occuperanno i ricercatori, operando sull’agenda dei decisori politici, fino a partecipare attivamente alle attività scientifiche.
Angela Simone, giornalista scientifica, Fondazione Giannino Bassetti, ha dialogato con:
Massimo Labra, professore di botanica presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e socio fondatore dello spin-off Fem2 ambiente
Alba L’Astorina, Responsabile Communicazione progetto Space4Agri, Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente (IREA)-CNR, Milano
Giuseppe Tipaldo, Università di Torino e co-curatore con Sergio Scamuzzi di “Apriti Scienza. Il presente e il futuro della comunicazione della scienza in Italia tra vincoli e nuove sfide” (Il Mulino 2015)
A seguire Giuseppe Testa (IEO) ha tenuto un lecture dal titolo: “Lo sguardo molecolare sulla vita e le nuove pratiche di cittadinanza”.
L’incontro fa parte del palinsesto del progetto “Wave. Come l’ingegnosità collettiva sta cambiando il mondo” e si è svolto, con la collaborazione della Fondazione Giannino Bassetti, il 16 giugno 2015 presso la sede di BNP Paribas a Milano.
Rendiamo disponibile la registrazione dell’intero incontro suddiviso in sei parti:
1. Tavola rotonda (parte 1). Introduzione di Francesco Samorè (Fondazione Giannino Bassetti), apertura di Angela Simone (Fondazione Giannino Bassetti) e interventi di Giuseppe Tipaldo (Università di Torino), Massimo Labra (Università degli Studi di Milano-Bicocca – Fem2 ambiente) e Alba L’Astorina (Space4Agri, Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente (IREA)-CNR)
2. Tavola rotonda (parte 2). Interventi di: Angela Simone, Giuseppe Tipaldo, Massimo Labra e Alba L’Astorina
3. Dibattito (parte 1) con Angela Simone, Giuseppe Tipaldo, Massimo Labra e Alba L’Astorina
4. Dibattito (parte 2) con Angela Simone, Giuseppe Tipaldo, Massimo Labra e Alba L’Astorina
5. Lecture (parte 1) di Giuseppe Testa (Istituto Europeo di Oncologia – IEO)
6. Lecture (parte 2) di Giuseppe Testa (Istituto Europeo di Oncologia – IEO)
Qui anche qualche fotografia dell’evento:
(Le fotografie sono visibili anche nel nostro account in Flickr.)