Il 16 Aprile 2013 la Fondazione Bassetti ha ospitato nella sua sede la prima tavola rotonda del Manifesto Ibridi.
Tra i co-autori del Manifesto Ibridi e il Presidente Bassetti, sussiste il comune interesse per la sfida di una gestione responsabile dell’innovazione; anche per questo siamo stati molto felici che questo primo passo si sia svolto in questa sede.
L’evento ha coinvolto esperti e professionisti di diversa formazione e ambito d’azione. Dalla ricerca scientifica e umanistica, al design, al management, alla consulenza. Tutti i membri della tavola rotonda, a loro modo, incarnano, come persone e come professionisti, una “attitudine ibrida” alla conoscenza e azione che li rende “ponti” tra discipline diverse.
La tavola rotonda aveva il fine di creare un primo momento di incontro per sviluppare un senso di identità e presenza di questa categoria trasversale di esperti che si rivelano essere oggi fondamentali per qualsiasi processo di innovazione.
Dopo la presentazione del contenuto del Manifesto e una breve spiegazione dei suoi quattro principi ciascun partecipante ha introdotto se stesso e i temi a lui/lei cari. L’ampiezza e varietà di interventi, in questa prima fase della tavola rotonda, ha reso molto chiaro, se ce ne fosse bisogno, cosa vuol dire intellettualmente ed emotivamente accostarsi alla complessità. Ma in questo flusso di suggestioni, biografie, racconti si intravedevano dei temi comuni, come quello della frustrazione del limite, della difficoltà di cambiare profondamente, del fatto che ci troviamo dentro un momento di cambiamento esponenziale su più fronti che ci ingaggia totalmente, mettendo a dura prova le conoscenze e le capacità che ci vengono più facili adoperare.
Il Presidente Bassetti ha posto il centrale tema delle possibili resistenze che il “potere”, nelle sue varie forme, mette in atto difronte ad ogni cambiamento; in special mondo se l’ibridazione di saperi, ruoli, prassi supera limiti e confini sino ad allora stabiliti. Si è discusso della differenza tra hybris greca come peccato di superbia (come mancanza di equilibrio) e l’ibridazione come processo creativo e superamento di un precedente dualismo.
E’ emersa una generale condivisone sul fatto che sono in atto delle resistenze al cambiamento in molti ambiti come l’accademico, l’istituzionale, il culturale, l’aziendale, lo psicologico ma che le trasformazioni e innovazioni sono così profonde che non c’è più molto tempo.
Sotto la spinta incalzante della tecno-scienza i cambiamenti sono su tutti i fronti: culturali, ecologici, economici, sociali, politici, psicologici, spirituali e necessitano di un salto antropologico, di una revisione della idea di uomo e delle sue possibilità. Cambia il nostro essere professionisti, cittadini, consumatori, pazienti, studenti, genitori, “umani”. Si comincia ad intravedere all’orizzonte del 2020 uno scenario tanto complesso e pericoloso quanto straordinario e ricco di opportunità.
La necessità di costruirci lo scenario giusto è già iniziata da tempo anche se molti non se ne sono ancora pienamente accorti o quando se ne accorgono ne rimangono spesso spaventati e solo alcuni si mettono in gioco per provare ad esserne all’altezza.
Questa sfida è all’origine del Manifesto Ibridi che vuole essere una indicazione di rotta per questa fase di passaggio, questa mutazione in atto.
Il primo principio rappresenta la chiave di lettura del presente, il pensiero complesso.
Il secondo principio rappresenta il momento storico in cui ci troviamo, l’accelerazione.
Il terzo principio rappresenta la co-evoluzione necessaria con gli strumenti che possono permetterci di affrontare questa sfida, gli artefatti cognitivi, le tecnologie digitali.
Infine, il quarto principio rappresenta l’ambito primo e ultimo del cambiamento, di ogni resistenza e opportunità, la nostra mente con tutte le sue credenze, valori, livelli e capacità.
Durante questa prima tavola rotonda gli spunti sono stati veramente tanti, e molti di questi proveremo a riprenderli singolarmente in specifiche tavole rotonde mirate.
E’ arrivato il momento di rimettere in discussione le basi di ciò in cui crediamo e di come conosciamo, decidiamo e agiamo per essere all’altezza delle sfide individuali e globali.
Noi crediamo che è da quelle donne e quei uomini che sanno costruire ponti tra ambiti diversi che nasceranno le capacità di porsi nuove domante per aver così nuove risposte, soluzioni e visioni.
A seguire i video della tavola rotonda.
Parte 1 Piero Bassetti, Gianandrea Giacoma, Gianluca Bocchi
Parte 2 Francesco Varanini, Giuseppe O. Longo, Francesco Zurlo, Carlo Galimberti, Margherita Fronte, Paolo Guglielmoni, Mario Sanchini
Parte 3 Piero Bassetti, Gianandrea Giacoma, Gianluigi Bocchi
Parte 4 Maurizio Morgantini, Gianandrea Giacoma, Piero Bassetti
Parte 5 Gianluca Bocchi, Paolo Zanenga, Piero Bassetti, Francesco Varanini, Giuseppe O. Longo
Parte 6 Gianandrea Giacoma, Margherita Fronte, Carlo Galimberti, Paolo Zanenga, Francesco Filippi, Luca Buttafava, Francesco Zurlo
Parte 7 Piero Bassetti, Giuseppe O. Longo, Luigi Foschini, Francesco Filippi, Gianluca Bocchi, Paolo Zanenga, Gianandrea Giacoma
(E’ possibile vedere i video anche nel nostro account in Vimeo)