Lunedì 10 ottobre ore 18.00
Palazzo dei Giureconsulti
Milano
Riflessi di Bauhaus sul design e l’architettura italiana
convegno
Il Bauhaus tedesco (movimento d’innovazione nato e sviluppatosi negli Anni Venti e Trenta del XX secolo attivo nell’architettura e nell’arte, ispirato a razionalismo e funzionalismo, per cui ogni edificio o oggetto deve essere funzionale allo scopo per cui è creato) ha coltivato il design come innovazione orientata alla qualità e aperta al mondo, che soddisfa la domanda di un pubblico di acquirenti di opere, complementi d’arredo ed oggetti attento a bellezza, artigianalità, razionalità e soddisfazione del bisogno.
Il termine «design» indica, infatti, attività di ricerca-ideazione-progettazione, finalizzate alla realizzazione di un prodotto.
Nel tempo, il concetto, l’approccio e gli strumenti dell’industrial design si sono articolati in svariati settori: la progettazione grafica e comunicazione visiva, l’auto, l’arredamento…
Scopo del progetto è la sottolineatura dei legami del Bauhaus (periodo di Weimar, Dessau e Berlino, 1919-1933) con il design e l’architettura italiani, dei riflessi del primo sull’espressione contemporanea dell’identità creativa milanese nel mondo.
Ciò è stato possibile a partire dai padri del design milanese e italiano: V. Magistretti, V. Viganò, R. Menghi, E. Sottsass, M. Zanuso, A. Castiglioni: nati nel decennio che seguì la Grande Guerra, attivi a Milano e dintorni dalla seconda metà degli Anni Quaranta del XX secolo e artefici di una traduzione italiana del Bauhaus tedesco.
Negli anni del “miracolo economico”, infatti, l’Italia ha conosciuto una serie di innovazioni che hanno cambiato la vita collettiva, coinvolgendo la dimensione domestica, la mobilità, le comunicazioni, la moda. In questa fase l’Italia è stata importatrice di idee e di tecnologia – per via del ritardo in cui si trovava alla fine del secondo conflitto mondiale -, ma anche protagonista economico-industriale e culturale, avviando la straordinaria stagione del design italiano, strategico fattore di successo per il rinascita economico-intellettuale del Paese. Grazie al consolidato legame con l’artigianato, il design italiano ha sempre ricercato l’eccellenza delle produzioni, plasmando la sensibilità di intere generazioni ed orientandone il gusto estetico.
Sulla scia di questi concetti lunedì 10 ottobre, alle ore 18.00, presso il Palazzo dei Giureconsulti di Milano, si svolgerà l’evento Riflessi di Bauhaus su design e architettura italiana, iniziativa organizzata dalla Camera di Commercio di Milano e dalla Consulta per la Cultura di Confcommercio Milano, Monza e Brianza, in collaborazione con il Consolato Generale di Germania, la Fondazione La Triennale di Milano, l’Ordine degli Architetti della provincia di Milano, la Fondazione Giannino Bassetti e il Sole 24 Ore Cultura.
Al convegno, moderato dalla critica d’arte Rosanna Pavoni, parteciperanno in qualità di relatori il Console Generale Jürgen Bubendey e il Presidente di Camera di Commercio e di Confcommercio Carlo Sangalli, il Presidente della Triennale Davide Rampello, Antonio Scuderi Amministratore Delegato
de Il Sole 24 ore Cultura e Maurizio Carones Consigliere dell’Ordine degli Architetti di Milano.
La chiusura dei lavori sarà affidata a Piero Bassetti.
La Camera di Commercio, in perfetta sinergia con la Consulta per la Cultura di Confcommercio Milano, da sempre sostiene il sistema economico nelle scelte di innovazione e di sviluppo che accrescono la competitività e l’immagine internazionale del territorio. E in un contesto economico in continua evoluzione, l’Istituzione camerale intende coinvolgere e valorizzare componenti del tessuto produttivo che, per la loro propensione al cambiamento e per sensibilità creativa, costituiscono indiscutibili atout del Sistema Milano.
Esponenti degli Ordini professionali, della cultura, formatori, imprenditori e operatori del settore, si confronteranno sul tema dell’influenza e dell’attualità del Bauhaus in Italia in un’ottica di contaminazione di capacità, interessi, tensioni e progettualità.
Il progetto Riflessi di Bauhaus intende dunque, in estrema sintesi, evidenziare il ruolo di un rivoluzionario movimento di innovazione intellettuale sull’identità creativa ambrosiana e sulle migliori espressioni di questa nel campo del design e dell’architettura, sottolineando la necessaria responsabilità civile, sociale e politica di chi innova.