Innovating Food, Innovating the Law.
Convegno
Università Cattolica del Sacro Cuore
Centro Congressi
Via Emilia Parmense, 84
29122 Piacenza
Italy
Il termine “innovazione” è stato ampiamente utilizzato, dalle organizzazioni internazionali e nella politica dell’Unione Europea, per riferirsi alle implicazioni innescate dalla scienza e dalla tecnologia su tutti gli aspetti della vita umana. Rispetto al vecchio termine “progresso” l'”innovazione” risulta corrispondere a una visione più ampia, con molteplici scenari diversi; dove possono essere rivisitate anche le tradizioni più antiche. Inoltre, questo termine permette una più profonda consapevolezza degli aspetti imprevedibili, della potenzialità degli sviluppi interconnessi tra tecno-scienza e società.
Tuttavia, con “innovazione” di solito ci si riferisce alle implicazioni economiche e sociali innescate principalmente dalla scienza e dalla tecnologia, mentre poca attenzione è stata dedicata alla “legal innovation”.
Su questo piano, l’agro-alimentare risulta essere un settore strategico per l’innovazione nel campo giuridico. Difatti, sebbene l’agricoltura, la produzione e la distribuzione alimentare affondino le proprie radici nei primordi della storia umana, esse sono state in epoca contemporanea riplasmate dalla tecno-scienza, dalla policy e dal diritto.
Le questioni alimentari sono diventate una grande preoccupazione per la politica internazionale, in gran parte inquadrata in istituzioni come la FAO / OMS (Codex Alimentarius), e il WTO (l’accordo commerciale sulle misure sanitarie e fitosanitarie). Le legislazioni alimentari spesso tendono ad essere negoziate e discusse a livello sovranazionale ed elaborate da organismi di tecnici esperti (come la FDA e EFSA, rispettivamente negli Stati Uniti e in Europa).
L’esplorazione dei recenti strumenti giuridici nel settore agro-alimentare offre però molti ulteriori spunti utili per rapporti più generali tra scienza, società, e la legge.
La legislazione alimentare richiede un approccio comparativo in grado di evidenziare e dare un senso a diverse culture, tradizioni e forme di vita.
L’intero sistema agro-alimentare normativo rappresenta un caso importante di innovazione, su più livelli, che richiede un dialogo interdisciplinare e comparato.
E’ in questo paesaggio di collaborazione tra saperi tradizionali e tecnico-scientifici, pratiche, diritto e politica, che il convegno “Innovating Food, Innovating the Law. An interdisciplinary approach to the challanges of the agro-food sector” si propone di esplorare tre grandi temi dell’agrofood, in cui scienza e diritto hanno contribuito a creare linguaggi e strumenti nuovi.
Un primo ambito di riflessione riguarda i nuovi ruoli che la conoscenza sta giocando nel configurare diritti inediti. I nuovi diritti di informazione (per esempio attraverso l’etichettatura dei prodotti), partecipazione e cooperazione hanno via via trasformato gli individui da consumatori a cittadini, che operano scelte informate e consapevoli per modificare la società in cui vivono.
Ulteriori spunti di analisi provengono dai nuovi strumenti giuridici di sicurezza alimentare: le decisioni di food policy adottate in condizioni di incertezza, la valutazione dei rischi, il principio di precauzione, le allerte e la gestione delle crisi alimentari in un panorama sempre più globale di attenzione sanitaria all’alimentazione.
Terzo tema di approfondimento sono le forme di protezione delle conoscenze innovative, tradizionali e recenti.
Tre sessioni (1. Knowledge and food rights: innovation, information, participation; 2. Food safety and innovative legal instruments; 3. Innovating legal protection of new and traditional knowledge and technology) in un giorno e mezzo di incontri durante i quali interverranno alcuni tra i più famosi studiosi di food law, sicurezza alimentare e proprietà intellettuale, per mettere a confronto in prospettiva comparatistica e interdisciplinare il pensiero giuridico dei paesi europei e nord-americani, ma anche le riflessioni ed esperienze provenienti dalla Cina e dall’India.
Qui la presentazione del programma, qui i programmi delle sessioni, qui il programma del primo giorno (14 ottobre 2011) con le specifiche su tutti gli interventi (abstract e biografie),
e qui il programma, sempre molto particolareggiato, del secondo giorno (15 ottobre 2011).
Il convegno sarà in lingua inglese e italiana con traduzione simultanea.
Maggiori informazioni possono essere reperite anche al sito web dell’Università Cattolica.
L’ingresso è gratuito ma è richiesta la prenotazione
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(immagine: al convegno è stata associata l’opera di Caterina Saban “Cabbage, shot 3” di cui maggiori specifiche si possono leggere qui)