‘Armageddon, secondo il libro dell’Apocalisse, è la mitica valle dove avrà luogo lo scontro finale tra Dio e gli spiriti maligni. Stiamo forse andando verso Armageddon? I cupi scenari di oggi fanno sì che biologi, bio-antropologi e astrofisici stiano valutando la possibile estinzione della specie homo sapiens/demens, anche in questo secolo’.
Così l’incipit dell’articolo L’uomo si estinguerà? No, se merita di esistere, apparso sul Corriere della Sera del 28 dicembre a firma Teodoro Boff.
Anche se l’incipit potrebbe indurre a ritenere Boff come un esponente del catastrofismo scientifico, in realtà la lettura dell’articolo lo classifica come un millenarista moralistico.
Infatti per Boff l’estinzione della specie umana sarà da addebitare alla dissennatezza con cui l’uomo sta distruggendo il suo ambiente vitale.
‘ occupiamo quasi tutta la superficie terrestre e ne lasciamo libera solo il 17%: deserti, foresta amazzonica e regioni polari. Stiamo raggiungendo i limiti fisici della Terra.
[…] Ogni anno scompaiono 300 specie vive naturalmente, perché raggiungono il loro culmine evolutivo. Ma a causa della pressione del modello industrialista globale sulla biosfera, stiamo
arrivando a una scomparsa complessiva di 3.500 specie all’anno’.
Ma se il problema è morale, la soluzione non può che essere morale.
‘Ciò che può avere fine non è la vita umana, ma questa vita umana insensata che ama la guerra e la distruzione di massa. Dobbiamo inaugurare un mondo umano che rispetti la vita, desacralizzi la violenza, assicuri amore e cure a tutti gli esseri, pratichi la vera giustizia, veneri il mistero del mondo che chiamiamo Fonte originale o Dio. O semplicemente, che impariamo a trattare in modo umano tutti gli esseri umani e con compassione e rispetto tutto il creato.
Tutto ciò che esiste, merita di esistere. Tutto ciò che vive merita di di vivere. Soprattutto l’essere umano’.
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