L’innovazione, come si desume già dalla sua etimologia, è qualcosa di nuovo. Dopo quanto tempo una cosa cessa di essere nuova? E’ di questi giorni il diciassettesimo anniversario della nascita di internet (vedi articolo in calce), perciò sotto un certo aspetto lo si potrebbe già considerare come obsoleto.
Da il Rifomista 13 novembre 2007:
“WWW. Nasce la sigla del secolo. L’autore del primo browser-editor, Tim Berners-Lee, giovane ricercatore londinese che a Ginevra, nelle stanze del Cern, il più prestigioso laboratorio di fisica d’Europa, accende il primo “file”. InterÂnet, evoluzione tecnologica di Arpanet, rete pilota della fine anÂni ’60, introdotta dal Dipartimento della Difesa statunitense, esiÂste già dal 1983. Ma la ‘rete delle reti’ è ancora uno strumento elitario utilizzato dal mondo militare e accademico. Un luogo di comunicazione virtuale dove non si naviga né si clicca. E Tim va oltre. Punta a una tecnologia innovativa che, attraverso la connessione delle reti locali sparse nel mondo, consenta uno scambio universale di informazioni e idee. Il World Wide Web appunto. Nient’altro che ipertesti gestiti da un protocollo interÂnet. Oggi Berners-Lee, che non ha mai brevettato il marchio Web, è diventato baronetto, mentre la sua creatura ha da poco abbattuto il record storico di 100 milioni di siti. Una crescita imÂpressionante, in agenda da oggi al Forum di Rio de Janeiro dedicato alla governance di internet, alle risorse critiche e alle nuoÂve frontiere legate allo sviluppo del ‘web semantico”.
Giovanna Gabrielli
Ma nonostante la sua relativa “vecchiezza” le prospettive di Internet sono ancora molte, e ancora insondate. Si pensi, per esempio, alle possibilità e alle difficoltà poste dal digital divide, dove però… “Il P2P non conosce digital divide“.
Ma se l’esempio del digital divide mostra come Internet possa essere ancora una innovazione progressiva, non possiamo negarne anche gli aspetti regressivi. Un redivivo Amleto non potrebbe non aggiungere nel suo monologo il fastidio procurato dalle più diverse forme di spam, l’invasione maniacale degli inventori di nuove teorie e così via.
In corrispondenza del compleanno di Internet, si è letto anche del compleanno dei virus:
Buon compleanno virus
Ma se da spam e virus, possiamo ancora difenderci senza ricorrere allo stiletto di Amleto, vi sono episodi più inquietanti che l’estrema dilatazione di internet può rendere sempre più diffusi
(la madre degli imbecilli è sempre incinta). E non mi riferisco alla pedofilia o alla bloggermania con i suoi bulli e bullini, ma al caso di Megan Meier; si veda Madre si finge amico su Myspace e spinge al suicidio 13enne ‘nemica’ della figlia.
In un certo senso si potrebbe dire che nonostante i suoi diciassette anni è ancora ai tempi dell’asilo, ma manca una di quelle severe maestre di una volta che educavano a sculacciate.