Via libera dell’Unione Europea alla creazione dell’European Institute of Technology (Eit). Lo ha annunciato il Ministro dell’Università e Ricerca, Fabio Mussi, al termine del Consiglio Competitività dell’Unione Europea, tenutosi a Bruxelles il 23 novembre 2007.
La proposta di istituire un Istituto europeo di tecnologia è stata avanzata per la prima volta dalla Commissione Ue nel 2006, quale parte integrante della nuova strategia di Lisbona, che pone l’innovazione, la ricerca e l’istruzione in cima all’agenda per la crescita e l’occupazione.
Forte di un finanziamento di partenza pari a 308 milioni di euro, l’Eit sarà un istituto leggero, con un consiglio di amministrazione che utilizzerà principalmente strutture già esistenti per portare avanti ricerca e trasferimenti di conoscenza; un istituto basato sul concetto di rete che avrà una progressiva implementazione e al quale saranno collegate università che, su base volontaria, potranno rilasciare diplomi marcati “Eit”.
Non avrà dunque una sede centrale, ma sarà organizzato in comunità di conoscenza e innovazione, i cosiddetti “Kics”. Le prime comunità partiranno già nel 2008 e riguarderanno due settori strategici fondamentali: cambiamenti climatici ed energie rinnovabili.
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